Da giovedì Alessandro Furnari e Giuliana Labriola hanno il telefono staccato. Le poche volte che risulta libero, squilla a vuoto. Tornati nella loro Taranto dopo una complicata settimana a Roma, probabilmente non si aspettavano nemmeno loro un così rapido acceleramento nella procedura che li ha visti passare dal Movimento 5 stelle al gruppo Misto (come loro stessi hanno ammesso su Facebook).
Dopo qualche giorno di violenti attacchi in rete, Furnari decide di rompere il silenzio. Lo fa in un lungo sms con il quale decide ti togliersi qualche sassolino dalle scarpe. A cominciare dalle taglienti parole ufficiali con le quali i suoi ex colleghi gli hanno dato il benservito. “Dopo aver letto il comunicato - scrive l’onorevole tarantino - dell’ufficio stampa M5s e dopo aver letto alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte di alcuni parlamentari M5s, mi sono convinto che quel testo (che si può legger qui n.d.r.) non sia condiviso da tutti i parlamentari M5s”. Dura la critica anche alla forma nel quale è stato redatta la nota: “I toni pieni di livore e vendicativi di quel comunicato sono quanto di più lontano ci sia dal senso di Comunità che dovrebbe esserci nel M5s”.
Furnari condanna la campagna di delegittimazione sollevata contro la sua persona: “L’ufficio stampa M5s ha adottato una comunicazione ovvia, anche in futuro per tutti quelli che ‘scapperanno dall’istituzione M5s’ diranno che lo avranno fatto per il vil denaro, una gogna mediatica studiata ad hoc per tutte le menti pensanti che ‘scappano’”. Dopo aver spiegato di aver abbandonato la pattuglia grillina per il dissenso sulla questione Ilva, il parlamentare respinge al mittente le osservazioni di chi (molti dei parlamentari stellati e migliaia di attivisti in rete) lo ha accusato di aver lasciato il Movimento per potersi trattenere l’intero stipendio: “A me il denaro non mi interessa. Con la mia decisione ho rinunciato ad essere rieletto e ho rinunciato anche alla pensione che invece i parlamentari M5s prenderanno”. Le eccedenze verranno restituite. Almeno quelle dell’indennità, per un ammontare di circa 2.500 euro al mese: “Manterrò fede alla promessa di restituire l’eccedenza dell’indennità. Farò beneficenza nel mio territorio”.
Ma la polemica è a tutto campo, e non risparmia l’intera architettura della creatura di Beppe Grillo: “Mi sembra sempre più evidente che ormai del M5s sia rimasta solamente l’istituzione”. Se Furnari e Labriola hanno dato il là ad uno smottamento più ampio è presto per dirlo. Una certa area carsica di disagio sovente esce in superficie, ma probabilmente affinché acquisisca la forza di un torrente autonomo dovrà passare ancora qualche tempo.