Gianroberto Casaleggio, il "guru" del Movimento 5 Stelle, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera nella quale ha affrontato tutti i temi, dalla democrazia diretta della rete, al futuro del Movimento grillino e della politica italiana.
La democrazia diretta, resa possibile dalla Rete, non è relativa soltanto alle consultazioni popolari, ma a una nuova centralità del cittadino nella società. Le organizzazioni politiche e sociali attuali saranno destrutturate, alcune scompariranno. La democrazia rappresentativa, per delega, perderà significato. È una rivoluzione prima culturale che tecnologica, per questo, spesso, non viene capita o viene banalizzata».

Casaleggio parla anche dei suoi video postati in rete che hanno fatto molto discutere, come Gaia e Prometeus

Un gioco la creazione del video, come è avvenuto per il video Prometeus che ipotizza il futuro dei media. Comunque che in futuro sia possibile una guerra mondiale — che non auspico — per le risorse come il gas, l’acqua e il petrolio, non sono certo l’unico a dirlo, e un governo mondiale con forti autonomie nazionali può essere nell’ordine delle cose.
Il "guru", poi, rivela anche i testi fondamentali per l'elaborazione del suo pensiero

Tra i testi che considero di riferimento vi sono Emergence di Steven Johnson, Six Degrees di Duncan Watts, Smart Mobs di Howard Rheingold, The Tipping Point di Malcom Gladwell, Free Culture di Lawrence Lessig e Linked di Albert-Laszlo Barabasi.

E sul ruolo della tutela dei dati personali e il loro uso da parte dei giganti di internet dice:

Facebook e Google e altri colossi del web conoscono di noi più dei nostri amici e in futuro sapranno ancora di più. Queste informazioni possono essere utilizzate per vari scopi, non solo per proporci dei prodotti o dei servizi, come è stato evidenziato dal cosiddetto “Datagate”. È opportuno un controllo più stretto sulla gestione dei dati personali da parte dei governi, un nuovo sistema di regole
Casaleggio risponde anche sul divieto di andare in Tv per i parlamentari Cinque Stelle che dice non essere "mai esistito" se non per i "talk show"

Il M5S ora è in Parlamento e la sua visibilità sarà necessariamente maggiore anche nelle televisioni che vanno considerate, comunque, un media in via di estinzione, anche per motivi economici legati alla diminuzione del gettito pubblicitario. Nel 2012 le sette principali emittenti nazionali hanno perso mezzo miliardo di euro e il 2013 è tutt’altro che incoraggiante

Alla giornalista Serena Danna che gli chiede qual è stato il suo più grande errore, risponde:

La mia vita è piena di errori, scegliere è molto difficile