lunedì 11 febbraio 2013

Ilaria Borletti Buitoni, Savino Pezzotta ( questo si un vero sindacalista di razza cresciuto tra i metalmeccanici del bresciano altro che Bonanni cresciuto nella P.A. e mantenuto con i soldi dei contribuenti italiani tutti). Sono solo due nomi di persone perbene che hanno capito che voltare pagina vuol dire votare Ambrosoli. Al padre di Ambrosoli ho avuto l'onore di dedicare la prima scuola d'Italia, quella di Tromello (PV). Io voterò una persona perbene e non un segretario di un partito che vuole la fine dell'Italia e che ha permesso a Bossi e soci di rubare ed arricchirsi alle spalle dei contribuenti italiani. Bossi in 19 anni di politica ha acquistato 19 appartenenti. Io in 25 anni di lavoro insieme a mia moglie mi onoro di abitare in un appartamento di 60 mq (compresivi dei balconi). Ladroni in casa nostra. Si proprio ladroni dei nostri soldi. Guardate il video con le dichiarazioni di Ambrosoli dal titolo "In tanti hanno capito che io sono la novità".


Ambrosoli, molti sì al voto disgiunto.
Ma da Monti arriva uno stop deciso

Dopo l'appello al voto per l'avvocato della capolista alla Camera, Borletti Buitoni, altri esponenti del partito del premier si schierano con il candidato del centrosinistra. Ma Sechi assicura: "Il professore è contrario". Albertini: "I miei elettori sono di centrodestra, non daranno mai il voto a chi è alleato di Vendola, Ingroia e dei centri sociali". Maroni: "Voto disgiunto per me"

Ambrosoli: ''In tanti hanno capito che io sono la novità'

Dopo l'endorsement della capolista montiana alla Camera in Lombardia, Ilaria Borletti Buitoni, il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Lombardia, Umberto Ambrosoli, incassa il sostegno di altri candidati centristi, che lanciano un appello al voto disgiunto alle regionali. Sono gli appartenenti al 'Centro popolare lombardo' che in massa appoggiano il candidato del centrosinistra. Tra questi spiccano: Lorenzo Dellai, Achille Serra (Udc), Savinio Pezzotta (Udc), Emanuela Baio (Scelta Civica), Alessandro Sancino, oltre a Maria Ilda Germontani, finiana di ferro.

"Votare Ambrosoli alle elezioni regionali in Lombardia e Monti a Senato e Camera è un atto di coraggio - ha sottolineato Dellai durante la presentazione delle liste del Cpl a Milano - che va nell'interesse di tutta la Lombardia. Si tratta di una scelta coerente con le nostre idee - ha proseguito - perché è il momento di voltare pagina". All'appoggio dei centristi Ambrosoli ha risposto con un messaggio video proiettato durante la presentazione delle liste. "E' il momento di rigenerare la classe politica - ha spiegato -, e il ruolo del Centro popolare lombardo è importante per un elettorato moderato che chiede punti di riferimento".

Fanno parte del gruppo politico consiglieri regionali fuoriusciti dall'Udc come Enrico Marcora e Valerio Bettoni, l'ex Idv Franco Spada, il repubblicano Giorgio La Malfa e il candidato dell'Udc alla presidenza della Regione Lombardia alla scorsa tornata elettorale, Savino Pezzotta. "Monti ha sbagliato 
ad appoggiare Albertini - ha spiegato Pezzotta -, perchè Albertini è un candidato a perdere e il voto disgiunto è una necessità per la Lombardia e per l'Italia".

A stoppare il fronte pro-Ambrosoli è però Mario Sechi, candidato e spin doctor della campagna elettorale del premier. Spiega che Monti è contrario al voto disgiunto e aggiunge: "Le alchimie elettorali non sono il nostro mestiere, domani a Milano il presidente Monti ribadirà il suo no". Lo dirà anche Monti domani quando si confronterà con un folto gruppo di cittadini, giovani e donne in un teatro milanese? Di certo si sa che Monti alle 14.30 terrà un discorso rivolto agli elettori e alle 15.30 il programma proseguirà con il faccia a faccia con i cittadini.

La reazione di Gabriele Albertini, candidato montiano al Pirellone, è affidata a un comunicato nel quale l'ex sindaco spiega che l'appoggio a Umberto Ambrosoli degli 'pseudo-montiani' che si rifanno al Centro popolare lombardo spingerà il candidato di centrosinistra "nel burrone", perché gli elettori non li seguiranno. "Il mio bacino elettorale - ha aggiunto Albertini - è il centrodestra e, se costretti a decidere, i miei sostenitori mai voteranno Ambrosoli, collegato a Ingroia, Di Pietro, Vendola e ai centri sociali. Sono sereno, continuo la nostra battaglia per la buona politica e contro gli inciuci preelettorali. Mai come oggi è vero lo slogan della nostra campagna elettorale: zero compromessi. E' una questione di coerenza, gli elettori ci daranno ragione".

Nel dibattito sul voto disgiunto interviene anche il candidato di Lega e Pdl, Roberto Maroni: "In Lombardia sono molto ottimista, - ha dichiarato il leader del Carroccio - sento tanta gente che dice che alle politiche voterà per Tizio-Caio-Sempronio e in Lombardia voterà per me. Penso sia giusto". E poi, ironico: "Povero Albertini, sedotto e abbandonato dai montiani d'accatto". In precedenza, in un'intervista a Il Giorno.it, aveva parlato della possibilità per la Lombardia di adottare una moneta locale che si affianchi all'euro come avviene in altri Paesi europei".
(09 febbraio 2013)





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