I “bocconiani” per la Lega 2.0
Pubblicato Venerdì 15 Febbraio 2013, ore 13,26
Partono domani, a Alessandria, i corsi di formazione della futura classe dirigente del Carroccio. Le lezioni sono tenute da docenti dell'Università di Monti che ha sfornato buona parte degli odiati "tecnocrati". Una quarantina di allievi
Saranno pure gli arcinemici della tecnocrazia demoplutogiudaicomassonica personificata dall’odiato Monti e dai suoi “professoroni”, ma i leghisti quando decidono che è ora di rimettersi a studiare bussano alla porta della Bocconi, l’università per eccellenza delle élite economico-finanziarie del Paese, proprio quella a lungo presieduta dal premier. E se qualcuno, in passato, tra Cepu, istituti farlocchi londinesi e l’Ateneo di Tirana, ha cercato di ottenere l’agognato titolo di dottore, la nuova generazione del Carroccio è consapevole che solo attraverso “merito, sacrificio e responsabilità, si ottiene la patente per governare: anche, o soprattutto, a lezione dagli avversari. Aprirà i battenti domani a Alessandria, infatti, la prima “Scuola Federale di alta formazione” promossa dalla Lega Nord sotto l’egida della Sda Bocconi di Milano, «con l’obiettivo di formare una classe dirigente preparata ad affrontare tematiche come il Bilancio, la spending review, il Sociale, la Sanità, l’impresa, i trasporti, la disciplina comunitaria, il federalismo». Sulla scorta dell’esempio della Liga Veneta, quindi, anche nel resto del movimento si è deciso di procedere con la formazione intensiva delle giovani promesse. Sui banchi allestiti presso l’Hotel “Alli due buoi rossi” della capitale mandrogna vi saranno 39 militanti provenienti da Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria.
LEZIONI - Il primo incontro introduttivo sarà introdotto dalla professoressa Veronica Vecchi, seguita dalla conferenza della docente Alessandra Saggin che tratterà di leadership ed azione organizzativa. Presenzieranno il vicesegretario federale della Lega Nord Federico Caner, che ha ricevuto da Roberto Maroni il compito di replicare il modello veneto di Scuole politiche anche nelle altre regioni, il Segretario nazionale della Valle d’Aosta Sergio Ferrero, il vicesegretario nazionale del Piemonte Riccardo Molinari che porterà i saluti del governatore Roberto Cota. «Dobbiamo preparare una classe dirigente competente, affidabile, fatta di gente onesta e che si muove secondo regole etiche – ha dichiarato Caner alla vigilia dell’appuntamento -. È fondamentale formare persone che sappiano leggere i bilanci, piuttosto che comunicare l'attività amministrativa o politica, o stabilire delle priorità corrette per la propria comunità. C’è la necessità oggi di assumerci tutti questa responsabilità, perché negli anni il sistema politico è diventato marcio. La politica invece ha il dovere di selezionare la propria classe dirigente, che lavori in primis in modo etico».
I PARTECIPANTI – I 39 iscritti alla Scuola sono distribuiti nelle 4 “nazioni” aderenti: 17 sono piemontesi, 16 lombardi, 5 liguri e uno valdostano. Per il Piemonte , spiccano soprattutto i giovanissimi: ben dieci “studenti” hanno meno di 30 anni, segnale inequivocabile del rinnovamento che la Lega sta mettendo in campo soprattutto a livello di Enti locali. Il più giovane, Mattia Robasto, ha addirittura solo 20 anni, è studente universitario e membro del cda dello IUSE. Ci sono poi anche Molinari, 29 anni, ex vicepresidente del Consiglio regionale e oggi vicesegretario nazionale del Movimento, e Edoardo Locarni, capogruppo leghista a Trecate. Tra gli iscritti della Lombardia , figura il giovanissimo Davide Borghi, 25 anni, laureato in Ingegneria gestionale, consigliere comunale a Saronno, oltre ad Alessandro Morelli, capogruppo della Lega in Comune a Milano, e il sindaco di Viggiù Sandra Cane. Per la Liguria partecipa il capogruppo regionaleEdoardo Rixi, mentre per la Valle d’Aosta l’avvocato 42enne Nicoletta Spelgatti.