La Rai non ci sta e si scaglia contro Grillo. Dopo che il comico genovese ha cacciato dal palco un cameramen durante il comizio di giovedì scorso in val Susa, Il Comitato di redazione Rai di Torino denuncia un'aggressione subita da un suo operatore. Il sindacato dei giornalisti Rai ''dopo avere assistito all'aggressione canzonatoria di Beppe Grillo a un operatore Rai, e all'illegittima scelta da parte dello stesso Grillo di allontanare dal palco di Susa un operatore Rai e altri fotografi e colleghi 'colpevoli' di riprendere una pubblica iniziativa di campagna elettorale, condanna il comportamento del Leader del Movimento 5 Stelle''.
''Per il servizio pubblico - sottolinea il Cdr - documentare le iniziative elettorali oltre a essere un diritto di informazione è anche un dovere. Infierire, da una posizione di forza, su un lavoratore impegnato nella propria mansione è un atteggiamento che si commenta da solo. Farlo in Val Susa, dove più volte è stata espressa intolleranza, con metodi a volte violenti, contro chi cerca di riportare, per diritto e dovere di cronaca, gli avvenimenti relativi al movimento No Tav può essere elettoralmente conveniente ma certo non è un buon servizio alla democrazia e al confronto civile''.
Il Cdr conclude esprimendo ''solidarietà al collega e preoccupazione per metodi e atteggiamenti che pretendono di essere nuovi , di cancellare il vecchio, ma che troppo ricordano pagine tristi della nostra storia recente. La Rai, per come la intendiamo noi, è di tutti: è un testimone, non un attore''.
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