lunedì 11 febbraio 2013

Il mio paese ha grandi fontane, ha case solitarie e mare immenso senza fine. Il mio paese é triste e allegro un solo attimo di tempo. Quanto rimane per mia figlia e quanto per le amiche del suo viaggio. Io ancora non mi capacito del suo destino triste. Merita altro questo mio paese.


Non ho più carta per scrivere traditi e traditori
Non ho né lacrime né lacci colorati
Non ho né tempo né passato
Di tutte le parole che ho imparato nessuna mi è servita veramente

Non posso darti i passi di un romanzo
Non posso più guardarti senza inganno
In questo mio paese ci voglio veramente rimanere?
E quanto sarà triste questo sole per le generazioni di mia figlia?

Ma adesso mi dicono si può solo ascoltare 
Perché maestri d'ascia si seccano la gola
Portano alla fontana giovani bambini
Portano nelle piazze i nuovi lanciatori di coltelli

Cosa si porta dentro il mio paese 
Cosa si porta dentro la mia terra 
Uomini coraggiosi, donne cannone, equilibristi ignoti
Cosa rimane in fondo di tanti sogni fatti 
Se questo è il mio paese, desolato.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...