Il dramma della produttività di atti che ha colpito i municipi romani da quando ci sono i grillini al governo della città. Una morìa che colpisce soprattutto le delibere e che imbarazza se messa a confronto con quanto accade in altri luoghi della città
Oggi Il Messaggero riepiloga in un’infografica il dramma della produttività di atti che ha colpito i municipi romani da quando ci sono i grillini al governo della città. Una morìa che colpisce soprattutto le delibere e che imbarazza se messa a confronto con quanto accade al I e al II Municipio, ovvero i due che sono a guida PD: 62 quello guidato dalla dem Sabrina Alfonsi e 8 da quello presieduto dalla collega di partito Francesca Del Bello. Quante sono state, invece, le delibere licenziate dalle squadre dei grillini? Nei restanti 12 Municipi il numero totale di atti ammonta a 85. Uno solo nell’VIII, nel frattempo sciolto a causa delle dimissioni di Paolo Pace: un’area verde riservata ai cani.
Insomma, nei municipi non si producono atti, ovvero l’unico metro di valutazione di un’amministrazione. In compenso però si guadagna. Nei primi sei mesi del 2017 i consigli municipali sono costati alle casse di palazzo Senatorio più di un milione di euro. Stesso importo – circa un milione 200 mila euro – è stato invece speso dall’amministrazione capitolina per coprire i costi delle giunte. Il Campidoglio vuole correre ai ripari cedendo parte dei fondi ora in carico al bilancio comunale direttamente alle amministrazioni periferiche, che sono prime a lamentare l’assenza di risorse e gli scarsi margini di manovra.
I tempi per questo primo esperimento non saranno rapidissimi, mettono le mani avanti dal Campidoglio, perché prima occorre mettere ancora di più in salvo i conti di Palazzo Senatorio. Ma l’idea c’è. E Virginia Raggi l’ha voluta annunciare la settimana scorsa. I problemi intanto rimangono. E sono sempre di più gli amministratori grillini a lamentarsi, lontano dalle bacheche Facebook e consessi ufficiali, delle difficoltà per tirare avanti.
Roberto Romanella, presidente del VI Municipio (uno dei meno produttivi: solo 6 delibere di giunta in un anno), in un’intervista al Messaggero spiega però quali problemi pratici sono stati riscontrati dagli eletti all’approdo nei consigli e nelle giunte:
«Intanto c’è un problema di avvio del meccanismo: 11-12 mesi ci vogliono per capire come funzionano le cose in generale».Quindi è solo un problema di inesperienza o c’è altro?
«Non è che stiamo andando così male, in verità. Fondamentalmente facciamo atti dove sappiamo di poterli portare avanti: spesso c’è anche un problema di soldi o di possibilità di mettere in pratica le cose che vogliamo fare».Chiede più risorse al Campidoglio?
«Noi abbiamo impiegato larga parte del budget a nostra disposizione: 18 milioni su 21. Ma abbiamo avuto grossi problemi legati alla mancanza di alcune figure professionali adeguate».
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