Anche lei fa sapere che l'idea dei riassunti all'esame di maturità non è per niente male
Enza Blundo è famosa su Internet per aver rilanciato le fregnacce su magnitudo e terremoto. Ma siccome non vogliamo farci mancare nulla, la Blundo oggi ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera da insegnante per dirsi favorevole all’uso del bigino all’esame di maturità:
«Potrebbe essere utile».Ma come, un bigino? Da sempre combattete contro gli studenti che li nascondono.
«Io credo che Gallo abbia voluto fare una provocazione contro l’apprendimento nozionistico».Siete contro il nozionismo, come ai tempi del ’68?
«No, credo che complessivamente i 5 Stelle non siano contro il nozionismo tout court. La parte sulle nozioni, intese come date, dati, eventi, è importante, ma non è l’unica». Ovviamente. «L’abilità mnemonica fa parte dell’intelligenza, ma non si può puntare solo su questo aspetto. Occorre attivare un processo di apprendimento che sia basato anche sul problem solving, sulla riflessione, sulle capacità di deduzione».Internet sta rendendo quasi inutile la memoria. Non crede che per questo sia necessario coltivarla e insegnarla?
«I nostri ragazzi hanno a disposizione una potenzialità di ricerca di informazioni ben più immediata di noi. Ma la tecnologia non è il male, va usata e messa al nostro servizio. Proprio perché hanno molte informazioni, è necessario insegnare loro a usarle».
Ieri la questione posta dai 5 Stelle ha suscitato ironie come quella di Massimo Gramellini, sempre sul Corriere:
Quel briciolo di memoria che mi rimane basta a ricordarmi che la guerra al nozionismo e la sfiducia nelle autorità («Uno vale uno») non le ha inventate Grillo, ma il Sessantotto, che tra i suoi numerosi meriti ebbe però il demerito gigantesco di umiliare il talento e lo sforzo in nome di una falsissima idea di uguaglianza. Se la memoria non mi inganna, il prossimo passaggio sarà il 6 politico. Potrebbero chiamarlo voto di cittadinanza.
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