La Spezia, cellula neonazista sgominata. Progettava roghi contro gli immigrati
L'organizzazione era composta da sei estremisti di destra
La Spezia ospitava una cellula neonazista, che è stata sgominata dai carabinieri che hanno indagato sei persone accusate di farne parte. I reati contestati ai neonazisti sono associazione finalizzata all’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali e a vario titolo danneggiamento e danneggiamento seguito da incendio aggravati.Secondo le indagini di questi ultimi mesi la cellula nazista si chiamava Autonomi NS La Spezia, ed era composta da appartenenti al mondo degli skinhead. I sei componenti avrebbero organizzato ronde punitive contro i cittadini extracomunitari. In diverse circostanze avrebbero appiccato il fuoco a raccoglitori di indumenti utilizzati dalla Caritas diocesana de La Spezia e un macchinario di una cava. All’interno della presunta base logistica del gruppo neonazista Autonomi NS La Spezia, una roulette parcheggiata in una zona boschiva della località Follo, sono state trovate istruzioni su come fabbricare ordigni rudimentali con componenti acquistabili normalmente nei negozi. Il gruppo di neonazisti avrebbe ripetutamente realizzato scritte offensive contro la Resistenza, deturpando alcuni monumenti dedicati. Le indagini sono partite da una denuncia del Partito Democratico spezzino, dopo che erano state dipinte con vernice nera svastiche a altri simboli neonazisti sulla sede locale. Le indagini si sono subito concentrate sul mondo dell’estremismo di destra locale, e hanno permesso di individuare altri possibili reati compiuti, oltre a quello di danneggiamento. Tre membri dell’organizzazione Autonomi NS La Spezia sono stati sottoposti a misure restrittive, con l’obbligo di dimora nel comune di residenza nelle ore notturne.
Foto copertina: ANSA
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