Salvini a Napoli fa scattare la guerriglia
Bombe carta, petardi e pietre
Napoli, 11 mar. (askanews) – Due bombe carta sono state lanciate da militanti dei centri sociali, alcuni delle frange più estreme, al corteo anti-Salvini a Napoli. Il gruppo, di quelli con passamontagna e caschi, molti con maschere nere per non mostrare il viso, ha agito davanti al commissariato di Fuorigrotta, in piazzale Tecchio. Si sono sentiti ripetuti scoppi di petardi.Sono state lanciate pietre. Ai fumogeni colorati dei manifestanti si sono contrapposti i lacrimogeni delle forze dell’ordine che hanno respinto il tentativo di “sfondare” il blocco all’inizio di viale Kennedy. Sono stati messi in azione anche gli idranti.
Polizia e carabinieri si sono coordinati disponendosi su più angoli della piazza per spingere i manifestanti verso la parte bassa delle piazza, davanti la stazione dei Campi Flegrei e poi verso viale Giulio Cesare. È lì che ci sono stati scontri più ravvicinati tra le forze dell’ordine e i manifestanti più agguerriti. Lo stato di “guerriglia” è durato circa mezz’ora. I manifestanti si sono dispersi per non essere fermati.
Nel caos generale sono sfrecciati anche un’ambulanza e due camion dei vigili del fuoco. E, miseramente, il grosso cartello di cartone con il simbolico “foglio di via popolare” destinato a Matteo Salvini è rimasto abbandonato per terra nei pressi della stazione Cumana, nel centro di piazzale Tecchio.
Intanto dal suo comizio Salvini attacca “i delinquenti” che stanno manifestando e che, dice, “non sono Napoli”. “La prossima volta – aggiunge – andiamo a fare la manifestazione a piazza del Plebiscito”.
“Qua dentro ci sono uomini, fuori caporali. Qua dentro ci sono uomini, fuori quaquaraquà. Quando andiamo al governo nel nome del buon senso, quando abbiamo finito di sgomberare i campi rom cominciamo con i centri sociali. Più o meno l’utilità sociale è identica” ha aggiunto nel suo intervento a Napoli.
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