domenica 5 marzo 2017

Berlusconi più garantista di Cuperlo e Speranza e Emiliano insieme. Il garantismo è di sinistra.

Consip, Berlusconi: “Noi garantisti, non sfiduceremo Lotti”

Centrodestra
Silvio Berlusconi durante un comizio a sostegno del candidato sindaco di Segrate, Tecla Fraschini, Segrate, 05 Giugno 2015. 
Silvio Berlusconi during an electoral meeting in Segrate (Milan), 05 June 2015. Berlusconi has reached today a tentative deal with Bee Taechaubol that would give the Thai businessman a minority stake of under 50% in AC Milan, the seven-time European soccer champions. The figure is reportedly around 500 million euros and negotiations were continuing to close the deal. 
ANSA/ FLAVIO LO SCALZO
L’ex premier Silvio Berlusconi in un’intervista a tutto campo in apertura di prima pagina del Tempo
 
“La sfiducia a Luca Lotti? Rimango un garantista anche quando le vicende riguardano un avversario politico. Forza Italia non ha mai votato la sfiducia individuale ad un ministro”. Quanto a Matteo Renzi, “non è neppure indagato. Batterlo è un compito che tocca a noi. Non augurerò mai ad un avversario politico di essere vittima del sistema di persecuzione giudiziaria del quale sono stato vittima io”.
Così l’ex premier Silvio Berlusconi in un’intervista a tutto campo in apertura di prima pagina del Tempo. “Il Pd non perdona, e nelle faide interne non si è persa la vecchia tradizione comunista: tutti addosso a chi cade in disgrazia, compresi coloro che fino al giorno prima gli erano vicini. Vedremo se Renzi avrà la forza di riprendere il controllo, ma nel caso ci riuscisse non avrà certo più intorno il partito monolitico degli anni scorsi”, afferma Berlusconi, secondo cui l’asse con Lega e FdI è “necessario. Il centrodestra è l’unica realtà politica che, unita, può raggiungere il 40% e guidare il Paese. I Cinque Stelle non sono certo un’alternativa al fallimento del Pd, quindi rimaniamo solo noi”.
Per il leader di Forza Italia, che ribadisce il No alle primarie e all’uscita da Europa ed euro, “occorre che la coalizione abbia un profilo liberale, riformatore, che sappia relazionarsi al mondo cattolico, che sia credibile in Europa e sul piano internazionale. Non possiamo limitarci a raccogliere lo scontento, per quanto legittimo, dobbiamo dare delle risposte serie e credibili. D’altronde in tutt’Europa – osserva – l’alternativa alla sinistra è rappresentata dai moderati del Ppe, dei quali noi siamo orgogliosamente rappresentanti in Italia”.
Sulla possibilità di ricucire lo strappo con l’Ncd di Angelino Alfano, “Forza Italia non è un taxi sul quale si sale e si scende secondo le convenienze del momento”, commenta. Guardando a Roma, “Virginia Raggi è la dimostrazione di quanto i Cinque Stelle non siano in grado di governare una realtà complessa come una grande città, e tanto meno l’intero Paese”, dice Berlusconi. Tuttavia “nei suoi confronti si è scatenato un processo mediatico-giudiziario nel quale non si distinguono pettegolezzi, maldicenze ed eventuali serie responsabilità”.
La sindaca “merita di perdere per la sua incapacità politico-amministrativa, non merita gli schizzi di fango che le stanno gettando addosso”. Nell’intervista Berlusconi offre rassicurazioni sul Milan: “I cinesi ci hanno chiesto un’ulteriore breve proroga, nulla di preoccupante. Gli investitori hanno versato caparre considerevoli a riprova della serietà delle loro intenzioni”.

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