La cosa più straordinario del mio amato paese è che i radical chic, quelli di sinistra di sinistra di sinistra che più sinistra non si può (Minoranza PD, Sinistra Italiana, Sindacalisti nullafacenti, Studenti medi che criticano Renzi ma non dicono niente sulla pensione del segretario della UIL, scrittori di giornali scolastici filo minoranza PD che scrivono contro Renzi ma non dicono mai quanto guadagna l'attuale segretaria della CISL al mese, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, ecc. ecc.) riescono ad essere contro Trump e contemporaneamente contro Renzi che ha messo in atto una politica sociale ed economica completamente opposta rispetto a Trump. In Italia questi grandi intellettuali provinciali fanno esercizio di retorica abituati ad un popolo bue. Se si spostassero leggermente più a nord dell'Europa in direzione ovest i loro articoli farebbero ridere anche i portalettere ( che ormai in alcuni paesi del nord Europa non esistono più). Viva l'Italia degli intellettuali radical chic che ogni tre parole citano un autore di un libro che non hanno mai letto.

Roma, il Comune revoca il bando a 7 asili nido in concessione

Coinvolti 600 bambini. Criticità su prezzo base di gara e spesa a carico delle famiglie. A pochi giorni dal termine per la presentazione delle offerte, si dovrà procedere a una nuova assegnazione del servizio

26 settembre 2016

Il 29 settembre sarebbe scaduto il termine ultimo per presentare le offerte. Ma il bando per sette asili nido in concessione, indetto dalla Giunta Raggi e annunciato a luglio dalla stessa sindaca su Facebook, è stato revocato oggi dal Comune. Un bando che era stato indetto dopo che Raggi aveva ricevuto in Campidogliouna delegazione di educatrici e di mamme dei 581 bimbi che utilizzano queste strutture.

Tra gli asili nido colpiti dal provvedimento ci sono quelli di via Flora, di Largo Rotello, di via Ildebrando Vivanti, di largo Amalia Camboni, di via dei Colli Portuensi, di via di Valcannuta e di via di San Basilide.Tutto da rifare, quindi, anche se per l'anno scolastico 2016-2017 il Comune aveva concesso una proroga alle gestioni precedenti.

A determinare il passo indietro sono state alcune criticità presenti nel bando e relative al prezzo posto a base di gara: quello fissato, infatti, è stato ritenuto insufficiente per un

 ritorno economico dei concessionari. Anche il computo della quota spesa presunta a carico delle famiglie pare inficiato da anomalie. Secondo quanto si legge nella determinazione dirigenziale pubblicata oggi con cui viene revocato il bando, occore a questo punto riesaminare il piano economico finanziario, al fine di determinare le nuove condizioni di equilibrio.

Nel più breve tempo possibile, dunque, bisognerà attivare una nuova procedura di assegnazione del servizio.