giovedì 29 settembre 2016

Caos a Roma per il No alle Olimpiadi. E il Ragioniere generale molla la Raggi

M5S
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C’è stato uno scontro in aula sul voto dell’ordine dei lavori, dove si è stabilito di impedire l’intervento della coordinatrice di Roma 2024 Diana Bianchedi presente in aula
 
Non solo il sindaco Virginia Raggi non riesce a trovare un assessore al Bilancio ma a dare l’addio c’è anche un pezzo fondamentale della macchina amministrativa del Campidoglio: il ragioniere generale. Si tratta di Stefano Fermante che ha rimesso il mandato e spiegato le sue motivazioni in una relazione.
Dopo il passo indietro di Tutino magistrato contabile di cui si parlava per l’assessorato più delicato: quello dei conti, dopo il caos per le nomine, e la guerra tra correnti che sta avvelenando il Movimento Cinquestelle da giorni, anche questo tassello decide di mollare una situazione che si fa sempre più  disastrosa: i conti in rossi e nessun indirizzo politico.
“C’è troppa confusione”, si è sfogato ieri Fermante con alcuni collaboratori (le sue parole sono riportate da Repubblica Roma). “Io sono completamente isolato, lavoro senza un indirizzo politico, visto che l’assessore al Bilancio si è dimesso il primo settembre e la sindaca in tutto questo tempo non ha mai voluto incontrarmi. Ma nella situazione in cui versa il Campidoglio i rischi sono troppo alti: i conti sono peggiorati, io sto in prima linea, esposto a critiche spesso feroci, senza che nessuno mi dica cosa fare. Una responsabilità enorme, che non posso sopportare da solo”.
Tutino avrebbe dovuto perdere il posto di Raffaele De Dominicis, nominato il 5 settembre e cacciato l’8, ma solo via Facebook, che solo a distanza di venti giorni è stato revocato ufficialmente. L’atto è stato firmato dal sindaco Virginia Raggi e controfirmato dal suo vice capo di gabinetto, poiché il capo di gabinetto, dopo l’addio di Carla Raineri, non è stato ancora scelto.
A firmare non c’era nemmeno Fermante, che ieri ha protocollato le sue dimissioni. Intanto la Raggi ha firmato l’ordinanza per avocare a sé la responsabilità sia di Bilancio e Patrimonio, sia delle Partecipate, prima riunite in un’unica delega e adesso spacchettate promettendo che “i nomi arriveranno in settimana”. Insomma a breve… ma anche questa è una dichiarazione fatta a più riprese e ancora non mantenuta.
Tra i nomi circolati nei giorni scorsi per la carica ci sono: l’ex vicecomandante generale GdF Ugo Marchetti; l’ex ragioniere dello Stato Mario Canzio; gli economisti Nino Galloni, Antonio Lacetra, Alessandro Pantoni, Massimo Zaccardelli e Lucrezia Reichlin.
Ma le grane non finiscono qui. C’è un altro passaggio che non sarà privo di dolore: la ratifica dell’amministrazione grillina che oggi dirà no alle Olimpiadi e rischia una causa per danno erariale. Aria tesa già dalle prime battute.
Nel corso della seduta straordinaria c’è stato uno scontro in aula sul voto dell’ordine dei lavori, dove si è stabilito di impedire l’intervento della coordinatrice di Roma 2024 Diana Bianchedi,presente in aula.
A quel punto Bianchedi, seduta tra il pubblico ha ‘improvvisato’ una conferenza nella sala stampa. Questo ha provocato l”occupazione’ di fatto da parte di cameramen e fotografi della sala stampa. La situazione ha portato all’intervento dell’ufficio stampa del Campidoglio e del portavoce del sindaco che hanno chiesto di lasciar lavorare i cronisti che stavano seguendo la seduta. Non sono mancate scintille con alcuni rappresentanti del Coni presenti, contrariati per essere stati interrotti durante l’intervista.

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