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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato l'Unione europea e il suo capo della diplomazia, Federica Mogherini, per come hanno reagito al golpe in Turchia. Bordate anche al nostro Paese"La vicenda dell'indagine su mio figlio a Bologna potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l'Italia, che dovrebbe occuparsi piuttosto della mafia", ha detto Erdogan, in un'intervista a Rai News 24, parlando di Bilal, indagato per riciclaggio dai pm emiliani. E a stretto giro è arrivata la replica del premier Renzi: "I giudici rispondono alla Costituzione italiana e non al presidente turco. Chiamiamo questo sistema "Stato di diritto" e ne siamo orgogliosi".
L'attacco di Erdogan alla Ue. "C'è stato un golpe contro la democrazia che ha fatto 238 martiri e nessuno è venuto qui. Se venisse bombardato il Parlamento italiano che cosa succederebbe?", ha detto in un'intervista ai microfoni di Rai News 24. "L'Occidente è da parte della democrazia o del golpe? Io penso, dopo alcune dichiarazioni, che sia dalla parte di golpe" ha aggiunto riferendosi all'Alto rappresentante Ue per la politica Estera, Federica Mogherini, che nei giorni scorsi si era espressa contro le purghe adottate dal governo turco dopo il golpe del 15 luglio".

Secca la replica della Ue "sorpresa" - secondo il portavoce del servizio Esteri - dalle parole del presidente: "L'Alto rappresentante Mogherini ha chiaramente condannato il tentato colpo di stato. Ha espresso il sostegno per le istituzioni democratiche legittime in Turchia, indicando in particolare il Parlamento. E' rimasta in contatto con le autorità turche, inclusa la sua conversazione col ministro degli Esteri Cavusoglu".

Erdogan contro Gulen. "Non è ancora definitivamente chiaro quanto sia ramificata questa struttura - aggiunge riferendosi alla rete di Fethullah Gulen, il chierico in esilio negli Stati Uniti accusato di aver tessuto le fila del tentato golpe - che somiglia alla vostra loggia P2, un'entità criminale che si autodefinisce religiosa. Questa settimana o la prossima verrà in visita il presidente del Consiglio d'Europa, e gli spiegherò che l'organizzazione di Gulen è peggiore della mafia. La signora Mogherini non avrebbe dovuto parlare da fuori, sarebbe dovuta venire in Turchia, quando a Parigi c'è un evento del genere tutti si riversano lì, si chiedono cosa sia successo, chi sia stato. In Turchia è in corso un golpe contro la democrazia, che ha fatto 238 martiri, e finora purtroppo non è venuto nessuno in visita, né dell'Unione europea né del Consiglio europeo...".

E parlando ad Ankara, oggi è tornato ad attaccare anche gli Usa: "Paesi che consideriamo amici si stanno schierando dalla parte dei golpisti e dei terroristi": come possano essere un "partner strategico" se ospitano Gulen? Tanto più che, come ha detto il presidente nel suo intervento tenuto davanti a un gruppo di investitori, "il colpo di stato fallito non è stato pianificato all'interno della Turchia, ma orchestrato dall'estero". Nella sua intervista a Rai News 24, invece, il presidente ha ribadito, confermando le parole già pronunciate del ministro degli Esteri, Mevlut Cavusgolu, che se l'Ue non concederà la liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi, Ankara non rispetterà più l'accordo di marzo sui migranti.

E il clima nel Paese è sempre più tetro: sono scattati altri arresti, le autorità turche hanno spiccato mandati per un centinaio di persone tra cui medici che lavorano nel principale ospedale di Ankara, il Gulhane Military Medical Academy.