venerdì 5 agosto 2016

Di Maio, chi di curriculum ferisce di curriculum perisce

Curriculì curriculà: la faccia tosta di Luigi di Maio

Luigi Di Maio ape
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Di Giuseppe Vatinno

Ieri alla Camera l’onorevole Luigi Di Maio ha dato il meglio di sé in una esilarante invettiva contro i suoi colleghi deputati rei, secondo il giovin virgulto napoletano, di avere un CV scadente perché “non hanno mai lavorato”.
La cosa è particolarmente “divertente” considerando proprio il Cv di Di Maio che non è che brilli molto per professionalità raffinate o studi particolari o invenzioni che hanno cambiato il corso della storia dell’umanità.
Del resto è proprio nel M5S che troviamo tra le più alte percentuali di persone che prima non lavoravano o svolgevano lavoretti occasionali spesso legati al mondo delle consulenze informatiche e con dichiarazioni dei redditi nulle o minimali e che ora navigano nell’oro (ah, la casta costa) oltretutto utilizzando molto di più i rimborsi e quindi vanificando gli eventuali e tanto sbandierati tagli allo stipendio.
Intendiamoci, non c’è assolutamente niente di male in professionalità “basse” come la portinaia piemontese Eleonora Bechis eletta con il M5S al Senato (http://www.finanzaonline.com/forum/arena-politica/1638821-anche-lex-portinaia-5-stelle-rischia-di-essere-cacciata.html)
ma si converrà che rispetto al senatore Rubbia, premio Nobel per la Fisica, magari abbia bisogno di più tempo, come dire, per carburare.
Detto questo, Di Maio fa di tutto per rappresentare l’italiano medio che ha trovato la sua America nella politica, come riportai a suo tempo in un questo articolo: http://www.affaritaliani.it/politica/israele-di-maio-gerusalemme-m5s-431369.html
Di Maio risultava, all’entrata in Parlamento “nullatenente” e “nullaguadagnante” http://www.ilgiornale.it/news/politica/maio-predica-trasparenza-dimentica-societ-famiglia-1088830.html)
Per quanto riguarda poi l’università, studi di legge, il ragazzo è lontano anni luce dall’agognato titolo e quindi prima di entrare in Parlamento e divenire addirittura vicepresidente della
Camera con un centinaio di preferenze sulla rete, non è che avesse combinato molto professionalmente e/o intellettualmente.
Dunque siamo di fronte ad un tipico caso italico di “bue che dice cornuto all’asino” essendo il CV di Di Maio obiettivamente scarsino ma questo non gli ha impedito di sberleffare i colleghi, tra cui ci sono anche professionalità notevoli, nella maniera più scorretta.
E, come dicevamo, il discorso riguarda un po’ tutto il movimento –tranne naturalmente le solite eccezioni.
IL M5S erano quelli che ritenevano esistesse un dittatore cattivo chiamato Pino Chet, ricordiamolo; memorabile la gaffe della senatrice Sara Paglini:
E se proprio vogliamo parlare di CV quello della assessora all’ambiente di Roma, Paola Muraro, è i invece inquietante: deus ex machina dell’Ama (che a Roma si occupa di rifiuti) per 12 anni con compensi milionari e con una pendenza legale in corso di più di 200.000 € ora attacca il “disastro Ama” un po’ come dire che attacca sé stessa che in tanti anni ha allora condotto Roma al disastro attuale.
Insomma, il M5S farebbe meglio a guardare i curricula nel proprio occhio che quelli negli occhi degli altri.


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