I segugi del Fatto hanno scoperto tutto: Boschi si occupava dell’Italicum
Secondo lo scoop, un giorno a palazzo Madama c’era anche Gemelli
Sebbene sia un attento lettore del Fatto da ormai molti mesi (e chissà quando qualcuno verrà finalmente a liberarmi), continuo a stupirmi di ciò che leggo, e dell’idea di “giornalismo” che vi sta dietro.
L’apertura dell’edizione di oggi – l’apertura: cioè la notizia giudicata più importante dal direttore fra tutte quelle arrivate dal mondo intero – riguarda, pensate un po’, Maria Elena Boschi: “Mister Guidi in commissione mentre parlava la Boschi”.
L’allusione è pesante: un lettore normale – un lettore ignaro delle tecniche di manipolazione e falsificazione praticate sistematicamente dal Fatto – è indotto a credere che Gianluca Gemelli e la ministra delle Riforme si siano incontrati, per parlare di affari, addirittura in una sede parlamentare. L’allusione è poi rafforzata dal fotomontaggio che mostra Gemelli e la Boschi sorridenti schiena contro schiena, come vecchi amici che s’incontrano ad un party.
Leggiamo incuriositi l’articolo – che porta la firma non di uno, ma di ben due segugi – e scopriamo quanto segue: “Giovedì 27 novembre 2014 [l’emendamento che riguarda anche l’impianto di Tempa Rossa sarà approvato non quel pomeriggio, ma tre settimane dopo, ndr] l’imprenditore siciliano indagato a Potenza si è recato in Senato, in commissione Affari costituzionali”. A fare cosa? I segugi non ne hanno la più pallida idea, e infatti non scrivono nulla.
In compenso riportano scrupolosamente – che segugi sarebbero altrimenti? – l’ordine del giorno dell’aula: “politiche per l’infanzia e l’adolescenza, votazione di varie mozioni, interrogazioni a risposta immediata, gestione del debito pubblico e misure in materia di semplificazione fiscale”. Di petrolio qui non si vede nemmeno una goccia.
I segugi passano allora al setaccio la commissione Affari costituzionali e, incredibile!, scoprono che quel giorno, proprio quel giorno, “si discute di legge elettorale” e “c’è appunto il ministro Boschi”. I segugi hanno scoperto che la Boschi s’è occupata dell’Italicum. Questa è proprio grossa. Con il fidanzato della Guidi? No, precisano i segugi, la ministra “era accompagnata dal sottosegretario Sesa Amici”.
Vogliamo evitare altra fatica ai segugi, e regaliamo al Fatto una sensazionale rivelazione: la ministra Boschi ha seguito l’intero iter della riforma elettorale. E non soltanto al Senato: anche alla Camera.
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