Di Battista contro tutti: «Siamo nel Marco, non nell’Euro, il nemico è un Nord Europa Nazista»
Il deputato pentastellato attacca la Germania, la moneta unica, il governo Renzi ed auspica un'alleanza tra i paesi del mediterraneo per contrastare la politica economica dell'Unione
Alessandro Di Battista contro tutti. Il deputato del Movimento Cinque Stelle, intervenuto al convegno «All’alba di una nuova Europa» tenutosi questa mattina alla Camera dei Deputati ha attaccato l’Euro, la Rai, il governo Renzie la Germania, smentendo le previsioni catastrofiste conseguenti l’uscita del nostro Paese dalla moneta unica: «Noi non stiamo nell’Euro, stiamo nel marco sostanzialmente».
«L’ALLEANZA DEI PAESI DEL MEDITERRANEO CONTRO IL NORD EUROPA» -
Questa situazione, secondo Di Battista, rischia di trasformare l’Italia in una sorta di stato vassallo del nord Europa: «Il nemico oggi è il potere centrale, una sorta di nazismo nord europeo», il cui obiettivo è quello di «produrre sempre più schiavi. Vogliono colonizzare il sud dell’Europa. Allora i popoli del sud Europa si devono unire». Di Battista ipotizza un’alleanza euro-mediterranea in risposta all’Euro, sul solco dell’esperienza di Alba-Tcp, Alleanza bolivariana per i popoli della nostra America – Trattato del commercio dei popoli, un’alleanza tra stati sovrani che, attraverso meccanismi di condivisione, compensazione e solidarietà punta a “spezzare” le catene del debito.
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«USCIAMO DAL MANTRA DELLA DEFLAZIONE IN CASO D’USCITA DALL’EURO» -
E partner per l’Italia dovrà essere la Grecia con Syriza: «Nel loro programma ci sono cose buone, ma non le realizzeranno mai restando nell’euro». Perché l’Euro, continua Di Battista, va combattuto: «prima iniziamo a uscire dal mantra” della “svalutazione dei salari”, della “deflazione” o della “perdita del potere industriale”, Dicono che se usciamo dall’euro ci sarà disoccupazione, perdita di potere di acquisto da parte dei cittadini o di potere industriale dell’Italia: è tutto quello che sta succedendo oggi restando nella moneta unica».
RENZI PIÙ PERICOLOSO DI BERLUSCONI -
Di Battista parla poi d’Italia e di Matteo Renzi, attaccando a testa bassa il Presidente del Consiglio, specie pere quanto riguarda la Rai: «attenzione al Governo Renzi che mette mano sul servizio di informazione pubblico». Ai suoi occhi non si salva neanche la sinistra italiana: «Quella di oggi è più pericolosa di Berlusconi. Ora si torna un po’ a parlare di Berlusconi, ma occhio perché gente come Renzi è davvero più pericolosa. Paradossalmente Berlusconi aveva un padrone solo, se stesso, la voglia di non finire in galera e salvare le sue aziende. Il Pd di oggi di padroni ne ha tanti».
«ALLA CAMERA QUALCUNO SA CHI HA UCCISO FALCONE E BORSELLINO» -
Di Battista ha parlato poi del Parlamento e di come, a suo dire, ci sia al suo interno la Mafia: «Per qualcuno di sinistra siamo squadristi fascisti perchè crediamo nel carcere duro ai mafiosi, perchè oggi sappiamo che la mafia si è infiltrata dovunque, anche qua dentro. Voi oggi siete venuti alla Camera dei deputati, pensando che sia il tempio delle istituzioni, la casa della buona politica. Magari avete incrociato qualcuno oggi qua che sa chi c’è stato dietro agli omicidi di Falcone e Borsellino». E per rendere ancora più chiaro il suo pensiero, Di Battista cita Pasolini: «Io so ma non ho le prove. Ecco pure noi sappiamo ma non abbiamo le prove. Magari avete incrociato questa gente, perchè si sono infiltrati, qua, in questo palazzo dove siamo noi. Questa è la sala Pertini e sopra ci stanno persone che magari sanno, hanno visto omicidi e per quello noi siamo favorevolissimi alle pene durissime per i mafiosi». (Photocredit copertina Vincenzo Livieri – LaPresse/Videocredit agenzia Vista)
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