Questo 15 febbraio il ministro della Giustizia Andrea Orlando è intervenuto a "L'Aria che Tira" su La7, dove è stato intervistato dalla conduttrice Myrta Merlino e si è soffermato sui principali temi di attualità politica interna al #Pd, dopo le voci delle ultime ore che le danno come possibile candidato alla leadership del partito. Ecco i principali passaggi del suo intervento. 

'La minoranza Pd ha sbagliato, evitiamo nuove divisioni'

Orlando può essere la "terza via" nel PD? "Io alle terze via ci credo poco. Esiste invece una battaglia affinché il partito non sbagli strada, evitando ulteriori scissioni. Se non ci fosse stato il PD la sinistra italiana sarebbe stata travolta come molte altre sinistre europee. Non mancano i candidati alla guida del Pd, ma prima c’è da lavorare per arrivare tutti insieme ai prossimi passaggi. Lo dico da mesi, e spero che lo dicano tutti: il problema non è dei nomi ma delle idee. Si deve parlare di contenuti prima di andare a scegliere il leader, così facendo è più facile trovare le ragioni per stare insieme e per non dividersi. Poi è normale scegliere fra chi può interpretare al meglio i nostri programmi."
Cosa pensa della situazione interna al PD? "Ci sono stati momenti brutti nel nostro partito, ha ragione Bersani a dire che c'è stata una scissione di fatto con il nostro popolo che di fatto non segue più il PD, però chiederei anche a Pierluigi se questo non sia avvenuto anche perché i primi a contestare le nostre proposte sono stati proprio gli esponenti del nostro partito. E' ovvio che chi ci guarda da fuori poi è diffidente. La minoranza ha sbagliato a votare No al referendum, perché quella non era la riforma di #Renzi ma una linea che era quella storica del centrosinistra, purtroppo qualcuno non ha guardato al merito. Così come non credo che faccia bene andare ogni giorno in Transatlantico a parlare di possibili scissioni. Comunque occorre ritrovare un filo: le scissioni non hanno mai portato bene alla sinistra".

'Renzi può ancora guidare il PD. Io farei fatica ad apparire come anti-renziano, sono stato suo Ministro...'

Ma sarà candidato al congresso del PD come nuovo segretario? "Non ho una propensione particolare a mettermi in competizione, perché prima si deve lavorare sulla cooperazione fra tutti nel PD. Dopo di che ognuno rifletterà. Io lavorerò in questi giorni per ricomporre le varie anime. Facciamo che per un mese ci chiudiamo in una stanza e progettiamo il futuro dell'Italia. Io credo che Renzi abbia le energie per guidare questo passaggio e il partito. Io non ho mai detto che il tema sia Renzi. Io farei difficoltà ad apparire come l’anti-renziano avendo fatto il ministro nel suo #Governo. Ma questo non è un momento ordinario: dopo la sconfitta del referendum dobbiamo riposizionare il partito. Renzi è la persona che ancora e nonostante tutto può parlare con più forza all’Italia".