La minoranza del Pd apre il dibattito sulle dimissioni di Matteo Renzi. Guerini: "Superato livello di guardia, non si fa bene al partito"
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Alla vigilia della direzione del Pd, la minoranza dem si riunisce alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, a Firenze, e dà vita all'iniziativa "Può nascere un fiore. Di nuovo, la sinistra". A tenere banco sono le dimissioni di Matteo Renzi da segretario del partito e il congresso. "Renzi dimissionario in direzione Pd? Quindi, ha ceduto. Ma è sicuro che ha ceduto e si dimette? Perchè può darsi che stanotte cambi idea, come gli capita spesso", afferma Michele Emiliano. Anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, è critico nei confronti di Renzi e chiede un cambio di passo nel Pd: "Bisogna chiudere la lunga stagione del partito in franchising, del partito del capo, del leader che detiene il marchio e decide, comunica con l'altra parte rappresentata dal notabilato dei territori che è letale per la selezione dei gruppi dirigenti.
Roberto Speranza, altro esponente della minoranza del Pd, mette l'accento sula necessità di recuperare la fiducia "persa". "Dobbiamo recuperare la fiducia di milioni di italiani che non hanno condiviso molte delle scelte fatte negli ultimi anni. Dal jobs act alla buona scuola, dalle politiche economiche e fiscali alle riforme istituzionali, abbiamo sommato rotture a rotture e perso un pezzo del nostro popolo", scrive in un messaggio inviato ai partecipanti dell'incontro.
Il Nazareno smentisce i virgolettati di Renzi sulle dimissioni
"Ancora una volta diversi quotidiani attribuiscono al segretario del partito democratico dichiarazioni e virgolettati che non ha mai fatto, nè reso ai giornali. Virgolettati, dunque, che sono smentiti. Come è noto, Renzi interverrà e parlerà domani nella direzione del Pd". È quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Pd in merito alle indiscrezioni che parlano della decisione dell'ex premier di dimettersi e avviare la macchina del congresso.
"Ancora una volta diversi quotidiani attribuiscono al segretario del partito democratico dichiarazioni e virgolettati che non ha mai fatto, nè reso ai giornali. Virgolettati, dunque, che sono smentiti. Come è noto, Renzi interverrà e parlerà domani nella direzione del Pd". È quanto si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa del Pd in merito alle indiscrezioni che parlano della decisione dell'ex premier di dimettersi e avviare la macchina del congresso.
Guerini ci va già duro
"Se persino uno mite e calmo come me arriva a dire: finiamola con polemiche inutili che non fanno bene al Pd significa che si è superato il livello di guardia. Ogni giorno un se o un ma. Ogni giorno si pone una condizione. Vorrei essere chiaro: domani si terrà una direzione del Partito democratico in cui il segretario dirà in modo chiaro la prospettiva che intende proporre al partito e al paese". Così Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, che prosegue: "da lì, dalla proposta che verrà avanzata ognuno, mi auguro, assumerà responsabilmente una posizione chiara. Credo sia venuto il momento di smetterla con la tattica dell'aspirazione al logoramento. A dicembre- ricorda- ci è stato chiesto di non fare subito il congresso, poi no elezioni senza congresso, poi no alle primarie, poi sì al congresso ma non troppo anticipato. Ora spunta la segreteria di garanzia. A tutti vorrei rispondere così: se si anticipa il congresso lo si anticipa davvero, senza formule fantasiose, ma con le procedure e la strada indicata dallo statuto e cioè convenzioni nei circoli e poi elezione del segretario con primarie aperte. Punto. Il resto mi sembra solo voler perdere tempo col vano tentativo di provare a logorare il segretario correndo invece il rischio di logorare il nostro partito. Finiamola con inutili polemiche che non fanno bene al Pd", conclude.
"Se persino uno mite e calmo come me arriva a dire: finiamola con polemiche inutili che non fanno bene al Pd significa che si è superato il livello di guardia. Ogni giorno un se o un ma. Ogni giorno si pone una condizione. Vorrei essere chiaro: domani si terrà una direzione del Partito democratico in cui il segretario dirà in modo chiaro la prospettiva che intende proporre al partito e al paese". Così Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, che prosegue: "da lì, dalla proposta che verrà avanzata ognuno, mi auguro, assumerà responsabilmente una posizione chiara. Credo sia venuto il momento di smetterla con la tattica dell'aspirazione al logoramento. A dicembre- ricorda- ci è stato chiesto di non fare subito il congresso, poi no elezioni senza congresso, poi no alle primarie, poi sì al congresso ma non troppo anticipato. Ora spunta la segreteria di garanzia. A tutti vorrei rispondere così: se si anticipa il congresso lo si anticipa davvero, senza formule fantasiose, ma con le procedure e la strada indicata dallo statuto e cioè convenzioni nei circoli e poi elezione del segretario con primarie aperte. Punto. Il resto mi sembra solo voler perdere tempo col vano tentativo di provare a logorare il segretario correndo invece il rischio di logorare il nostro partito. Finiamola con inutili polemiche che non fanno bene al Pd", conclude.
Martina: "Basta polemiche"
"Da sempre un partito ha nel congresso il suo strumento democratico fondamentale per approfondire, confrontarsi e scegliere con il massimo della partecipazione possibile. Tanto più vista la fase in cui ci troviamo, io credo che il congresso rappresenti una scelta utile per tutta la nostra comunità. Anche chi lo chiedeva fino a qualche giorno fa dovrebbe riconoscerlo anziché prepararsi preventivamente all'ennesima polemica interna. Dovremo invece tutti impegnarci perché sia un momento vero, in grado di coinvolgere al massimo sul territorio iscritti, militanti ed elettori. Quelli che hanno a cuore la prospettiva del Pd diano una mano con spirito costruttivo e fermino polemiche e attacchi per lo più incomprensibili agli occhi di chi ci segue". Lo afferma in una nota il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
Il tweet di Orfini lascia intendere che il congresso si farà"Da sempre un partito ha nel congresso il suo strumento democratico fondamentale per approfondire, confrontarsi e scegliere con il massimo della partecipazione possibile. Tanto più vista la fase in cui ci troviamo, io credo che il congresso rappresenti una scelta utile per tutta la nostra comunità. Anche chi lo chiedeva fino a qualche giorno fa dovrebbe riconoscerlo anziché prepararsi preventivamente all'ennesima polemica interna. Dovremo invece tutti impegnarci perché sia un momento vero, in grado di coinvolgere al massimo sul territorio iscritti, militanti ed elettori. Quelli che hanno a cuore la prospettiva del Pd diano una mano con spirito costruttivo e fermino polemiche e attacchi per lo più incomprensibili agli occhi di chi ci segue". Lo afferma in una nota il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
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