Roma ferma: l’appello di Paolo Sorrentino a Virginia Raggi
Una città “ferma, stanca, moscia, priva di qualsiasi idea di futuro”. E’ quanto afferma, in un’intervista al ‘Messaggero’, il regista premio Oscar Paolo Sorrentino parlando dello stato in cui versa Roma e lanciando “un urletto di dolore”. Partendo dall’Esquilino, dove vive, Sorrentino osserva: “piazza Vittorio è una delle piazze più belle d’Italia, ma manca tutto. C’è un problema a monte, quelli che stanno adesso al governo della città che dicono di essere tanto bravi, anche se per me non lo sono, non si stanno ancora muovendo”. Non si tratta di una critica alla sindaca Virginia Raggi, sottolinea il regista: “non mi va di fare alcuna polemica, la mia non è una protesta, voglio essere costruttivo. Anzi, invito la sindaca qui, in questo quartiere, le potrei fare da Cicerone. I nuovi amministratori che vengono dal basso, dovrebbero ascoltare i cittadini, le associazioni, chi ha progetti per Roma”.
Con l’elezione del M5s al Campidoglio, nota Sorrentino, “non è cambiato nulla. Anzi è peggiorato, se l’osservatorio è l’Esquilino. Non vedo un’impronta della nuova amministrazione, c’è una strana forma di continuità nell’assenza di progetto, nonostante le differenze politiche con il passato”. Riguardo al dialogo tra Campidoglio e cittadini, il regista conclude: “Almeno l’amministrazione precedente ascoltava, ricevevano, ora mi sembra di no: vista la storia del M5s che nasce dalla condivisione dal basso questo atteggiamento sembra paradossale”.
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