La cosa più straordinario del mio amato paese è che i radical chic, quelli di sinistra di sinistra di sinistra che più sinistra non si può (Minoranza PD, Sinistra Italiana, Sindacalisti nullafacenti, Studenti medi che criticano Renzi ma non dicono niente sulla pensione del segretario della UIL, scrittori di giornali scolastici filo minoranza PD che scrivono contro Renzi ma non dicono mai quanto guadagna l'attuale segretaria della CISL al mese, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, ecc. ecc.) riescono ad essere contro Trump e contemporaneamente contro Renzi che ha messo in atto una politica sociale ed economica completamente opposta rispetto a Trump. In Italia questi grandi intellettuali provinciali fanno esercizio di retorica abituati ad un popolo bue. Se si spostassero leggermente più a nord dell'Europa in direzione ovest i loro articoli farebbero ridere anche i portalettere ( che ormai in alcuni paesi del nord Europa non esistono più). Viva l'Italia degli intellettuali radical chic che ogni tre parole citano un autore di un libro che non hanno mai letto.

Il Giornale, noto quotidiano indipendente, fa intendere, in un articolo, la relazione che esiste tra la ditta che ha costruito le fondamenta di Expo e l'azienda che ha ristrutturato la chiesa andata giù nei paesi terremotati. L'azienda ha fatto entrambi i lavori.
Alimentare, anche nei momenti più drammatici, il dubbio della corruzione e degli appalti truccati è cosa consueta del Giornale e di Libero.
Insolito è per gli stessi quotidiani parlare delle ditte che hanno ricostruito l'Aquila che dovevano essere anche dotate di sistemi anti sismici.
Insolito è che gli stessi quotidiani non parlino di come voleva Berlusconi organizzare la città espropriando i residenti della loro città. Aquila uno, Aquila due, Aquila tre. Come a Milano.
Insolito è che entrambe i quotidiani non parlino di come Bertolaso usava i soldi per la ricostruzione. Andava quasi tutto in massaggi.  E Bertolaso era il pupillo di Berlusconi.
E grazie a questi due giornali che è garantita la libertà d'informazione. Ed è grazie a questo tipo d'informazione che L'Italia è nelle ultime posizioni nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione.