domenica 6 dicembre 2015

Questi sono quei giovani che vanno all'estero per avere riconosciute le loro capacità lavorative dopo venti anni di non merito gestiti dalla Lega Nord e da Berlusconi. Questi sono i non coraggiosi. Coraggiosi sono i giovani leghisti che non sanno neanche cosa sia un lavoro e in compenso vivono con i soldi che incassano dalla presenza nei consigli di amministrazione delle ASL Lombarde.

Storia di Paolo, archeologo dalla Sicilia a Cambridge

Tutti i bambini vogliono fare gli archeologi, pochi ci riescono. La prima parte del racconto di Paolo Guarino: una storia di amore per l’antichità e per Sarah

5 Dicembre 2015 - 02:13
42
La storia di Paolo, archeologo siciliano che dall’Inghilterra torna alla sua terra per produrre olio di oliva
Alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?” una delle risposte più frequenti dei più piccoli è “l’archeologo”. Questo mestiere affascinante e misterioso e l’amore per Sarah, incontrata negli anni dell’università, ha portato il protagonista della storia Expat di questo mese, Paolo Guarino, a lasciare le sue amate terre siciliane per trasferirsi in Inghilterra ma non senza lasciarsi alle spalle una porta aperta per ritornare a Villarosa, Enna, terra amata e intrisa della storia della sua famiglia.
Nato e cresciuto in Sicilia, circondato da siti archeologici e con un padre amante di storia antica, Paolo è sempre stato affascinato dal passato. Ha cominciato a studiare archeologia a Catania per poi passare a Roma per approfondire gli studi in archeologia preistorica e cominciare la collaborazione con la missione archeologica italiana nel vicino oriente con la professoressa Frangipane, con la quale ha scavato in Turchia per quasi 10 anni. Ha quindi deciso di continuare con un dottorato alla UCL (University College London) per soddisfare il suo interesse all’approccio più antropologico e teorico britannico e, nel tempo trascorso nel Regno Unito, lavorare come archeologo per la Cambridge Archaeological Unit, come “Project Supervisor” per l’Aoc London, Archaeology South East - UCL e Museum of London Archaeology ed ora come “Project Officer” per la Cotswold Archaeology.
Alla domanda “Che cosa vuoi fare da grande?” una delle risposte più frequenti dei più piccoli è “l’archeologo”. Paolo c’è riuscito, in Inghilterra
La professione è stata tuttavia solo uno dei due più importanti propellenti verso una vita “inglese”, il primo è certamente stata Sarah.
«Quando ho incontrato Sarah ero a Roma e lei studiava archeologia a Cambridge. Un suo professore organizzava uno scavo in Sicilia e io mandai una domanda di partecipazione. Lì conobbi lei e altri archeologi inglesi, alcuni dei quali rimasero cari amici nonché importanti contatti professionali quando decisi di trasferirmi nel Regno Unito. Io e Sarah avevamo 21 anni ed eravamo incuriositi e affascinati dalle differenze culturali che ci dividevano e al contempo attraevano. Forse se fossimo stati più grandi avremmo trovato più difficile accettare le differenze e cambiare le nostre abitudini ma eravamo giovani e desiderosi di provare tutto, con il senno di poi, direi che ha funzionato.
Era il 2000 e finita la sua laurea e il suo gap-year in Sudamerica Sarah si trasferì a Roma. Io stavo ancora studiando e lei lavorò per l’OIM (Organizzazione Internazionale per l'immigrazione), per il World Food Programme e come editor di "Wanted in Rome", settimanale in inglese per Expat. Io mi sono laureato nel 2002 e finito il servizio civile, nel marzo 2003 partimmo per Cambridge.
Scegliemmo questa città per vari motivi, il primo è che i nostri amici archeologi lavoravano lì e ci avevano detto che la loro compagnia cercava personale da assumere, in secondo luogo Cambridge era l'ultima città inglese in cui Sarah aveva vissuto e che sentiva un po' come casa sua, terzo - non in termini di importanza - stavo facendo domande per il dottorato e per borse di studio un po’ ovunque e Cambridge aveva un buon dipartimento di archeologia orientale».
La vita di Paolo e Sarah a Cambridge ha quindi inizio.

Nessun commento:

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...