"I 52mila detenuti, per i tre quarti stranieri, che oggi noi manteniamo nelle carceri italiane". (Min. 00:12)
| giustizia | Pubblicato:11.12.2015 | Origine:02.12.2015 | Fonte dichiarazione
Le carceri italiane "sono una bomba a orologeria" dice Salvini. I detenuti in questi istituti "da domani potrebbero far scattare di tutto", continua il leader della Lega Nord. Non potendo verificare tali apocalittiche previsioni, Pagella Politica si ferma ai numeri e alle proporzioni. Davvero il 75% dei 52 mila detenuti in Italia sono cittadini stranieri?
Le proporzioni che cambiano
Quasi un anno fa Salvini ottenne un "Nì" su queste pagine per aver affermato che metà dei detenuti erano stranieri, quando la quota vera era di circa un terzo. Vediamo però se negli undici mesi che sono trascorsi è cambiato qualcosa. Con l'ausilio dei dati del Ministero della Giustizia scopriamo che al 30 novembre 2015 c'erano effettivamente 52.636 detenuti nelle carceri italiane, di questi, 17.387 erano stranieri. La proporzione è presto fatta: 33%, ovvero un terzo. Ben distante dai "tre quarti" che cita Salvini.
Salvini sostiene che la quota di stranieri nelle carceri italiane sia di tre quarti (75%) ma il dato corretto è meno della metà, 33%. Il leader leghista riporta correttamente il numero totale di detenuti, è inoltre vero che la proporzione di stranieri nelle carceri italiane è marcatamente più alta di quella della popolazione complessiva (5 milioni su 61, circa l'8%). Un fondo di verità per una dichiarazione complessivamente errata, per Pagella Politica si tratta di un "Pinocchio andante".
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