domenica 6 dicembre 2015

Non c'è nessun politico in Italia più rivoluzionario di Papa Francesco.

Palermo, folla e applausi per il nuovo arcivescovo
Lorefice: “Sono uno di voi, questa è la mia città”

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È stato accolto con un lungo applauso a Palermo, monsignor Corrado Lorefice, il parroco di Modica che è il nuovo arcivescovo del capoluogo siciliano. Ad accogliere Lorefice, arrivato a bordo di una utilitaria, è stato il sindaco di Leoluca Orlando.
L’arcivescovo è quindi salito sul palco allestito davanti al municipio per un saluto alla città, insieme ad Orlando, che durante il suo discorso di benvenuto ha citato il don Pino Puglisi. Piazza pretoria era gremita di fedeli.
“Che ci faccio qui me lo chiedo da un po’ di giorni, però ci sono e resto. Buonasera a tutti”, ha detto il nuovo arcivescovo di Palermo.  “Qui a Palermo Oriente e Occidente si sono incrociati – ha aggiunto – a tutti noi voglio ricordare la natura di Pace di questa città e l’unità profonda anche della nostra Italia, tra Nord e Sud”. “Cari cittadini ricordate di essere un popolo che nel suo Dna ha il potere della relazione e della pace. Dobbiamo sentire una spinta forte nell’essere costruttori di pace – ha proseguito – Non vi nascondo che la bellezza della nostra Palermo sembra ferita, sono qui per fare mio e farmi carico anche di tutto questo; per una Sicilia libera dai lacci di tutte le mafie, dai giovani costretti a partire, dalla povertà dall’ingiustizia”.
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“Per una Sicilia che sia la terra dei bambini che sono il nostro futuro. Vi dico queste cose non da moralista ma riportando le parole del vangelo che Francesco mi ha chiamato a portarvi – ha detto l’arcivescovo – Don Pino Puglisi ci ha fatto capire cosa significa testimoniare il vangelo”.
“La nostra bussola dev’essere l’articolo 3 della nostra Costituzione, sul principio di uguaglianza – ha detto ancora Lorefice con la voce rotta per la commozione, mentre leggeva il testo dell’articolo – che come cittadini siamo chiamati a rispettare e per realizzare tutto questo Palermo ha un’energia meravigliosa. Mando un abbraccio di coordialità che entri in tutte le case”. “Io sono uno di voi, un concittadino, un palermitano – ha concluso – e per voi sono un amico, un fratello e un padre”.
“La Costituzione italiana contiene delle norme che sono dei gioielli e che ci sono state regalate dopo la guerra per un Italia meravigliosa. Dobbiamo lavorare per ritrovare questi spazi e quelle risorse”, ha detto il nuovo Arcivescovo di Palermo. Poi ha citato e dato lettura dell’articolo 3 della Costituzione, che introduce il principio di eguaglianza formale e sostanziale nell’ordinamento italiano.
Da piazza Pretoria Lorefice e i fedeli si sono spostati fino alla cattedrale per l’ordinazione episcopale.

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