venerdì 27 settembre 2013

Povero presidente della repubblica in mezzo ad un branco di Lupi affamati che stanno distruggendo il nostro paese.


Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano piange. Si commuove ricordando l'economista Luigi Spaventa e parlando della politica vissuta dall'ex ministro e presidente della Consob dice: "Le distanze e gli scontri sul piano delle idee tra maggioranza e opposizione - ha sottolineato il capo dello Stato - non producevano come oggi smarrimento di ogni nozione di confronto civile e di ogni costume di rispetto istituzionale e personale". Napolitano si chiede retoricamente "Che cos'è rimasto di quel modo di vivere la politica e di convivere in un'istituzione e anche del modo in cui, di conseguenza, si vedeva dall'esterno la politica?".
Con la voce rotta dall'emozione spiega: ""Quanto più tu abbia la ventura di inoltrarti in età avanzata nel tuo percorso di vita tanto più avverti il vuoto di quelle che sono state presenza assai care, venute meno via via meno nel corso degli anni. E finisci per avere il senso del dissolversi del tuo mondo come sfera di affetti radicati e di comunanze essenziali".

1 commento:

Unknown ha detto...

Chi non riesce a commuoversi non è un uomo.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...