Expo, Roberto Maroni indagato per contratti irregolari: "Concussione per induzione". Avviso di garanzia anche per il caposegreteria
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Roberto Maroni, presidente della regione Lombardia, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Busto Arsizio per "induzione indebita a dare o promettere utilità per presunte irregolarità in due contratti di collaborazione a termine su progetti per Expo, stipulati non dalla regione ma da società Expo ed Eupolis". Un avviso di garanzia da parte della Procura di Busto Arsizio ha raggiunto anche il capo della sua segreteria, Giacomo Ciriello.
In una nota del suo staff si legge che "Maroni è stato nel suo ufficio e ha preso visione dei documenti relativi alla contestazione, si è reso immediatamente disponibile agli Uffici del Procuratore per chiarire la regolarità e correttezza della questione".
Il governatore ha poi voluto precisare: ""Sono assolutamente sereno e allo stesso tempo molto sorpreso: per quanto a mia conoscenza è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo". Nella stessa nota Maroni ha spiegato nei dettagli di cosa viene accusato: "Si tratta di due contratti a termine per persone che svolgono, con mansioni diverse, attività quotidiana di supporto della Regione Lombardia dalla sede di Roma. La loro attività è finalizzata alla ottimizzazione e alla efficienza della macchina organizzativa in vista dell'evento Expo. In particolare, una figura professionale ha un preciso scopo di raccordo tra la Regione Lombardia e la società Expo, mentre l'altra, di provata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza delle diverse tematiche organizzative legate a Expo".
Agli inizi di maggio furono arrestate sette persone, tra cui Angelo Paris e Gianstefano Frigerio, nell'ambito dell'inchiesta sula corruzione che coinvolge i lavori dell'Expo 2015.
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