Senato: nazista è femminile, ti faccio un c…così, scorregge…e paghiamo le tasse
Pubblicato il 25 novembre 2013 07.49 | Ultimo aggiornamento: 25 novembre 2013 11.27
ROMA - “Nazista” inteso come femminile di “nazisto” non è uno sketch di un film di Franchi e Ingrassia: è la ferma convinzione di una senatrice delMovimento 5 Stelle, Paola Taverna, che si offende perché intende la parola “nazista” come proprio diretta a lei in quanto donna.
Se non ci credete, guardate qui.
Ma non è finita. In Senato sembrano rivivere le fantacronache che Giovanni Guareschi scriveva per il Candido mezzo secolo fa. Solo che quanto è successo in questi giorni non è la forzatura della fantasia di uno scrittore umorista ma la pura realtà, documentata dal video e dalle cronache delFatto e di Libero.
Mario Ferrara (Gal) minaccia un altro senatore, Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento 5 Stelle, con queste parole:
“Ti faccio un culo così”.
C’è anche un video, messo su Youtube, che immortala il momento.
Poi c’è l’episodio del “nazista”. Riferisce il Fatto
Il senatore Lucio Malan (Forza Italia) dà della “nazista” a Paola Taverna (M5S). Malan prende la parola e tenta la retromarcia: “La mia non era una valutazione della sua persona, ma sul suo ragionamento”.Taverna, sulla quale è già fiorita una ricca anedottica, rispedisce le scuse al mittente con una replica surreale: “Avrebbe dovuto usare un aggettivo al maschile”.Il maschile di nazista è, notoriamente, “nazisto”.
Poi nell’aula del Senato si scivola nelle scorregge, proprio così, quando Vincenzo D’Anna (Gal), interrotto più volte, vuole richiamare Vito Crimi, ma gli sfugge il nome del collega e lo apostrofa così:
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