domenica 24 novembre 2013

Come sempre i grillini talebani non partecipano. Sempre più ignoranti.

Violenza sulle donne, alla Camera la politica al femminile che parla agli uomini

feritemorte-wLa ministra interpreterà una ragazza napoletana uccisa dall’ex fidanzato che non riusciva ad accettare di essere stato lasciato.
La deputata darà voce ad una donna manager assassinata dal marito in preda ad un risentimento sordo per il maggiore successodella moglie nel lavoro.
Quattordici storie di donne, morte per mano di uomini, raccontate da attrici d’eccezione. Un cast di esponenti politiche di tutti gli schieramenti – ad eccezione del Movimento 5 stelle, che ha scelto di non esserci, e della Lega, che non ha deputate nel gruppo alla Camera-, reciterà in uno scenario inusuale, la sede della Camera dei deputati. Con loro ci sarà anche un gruppo di artiste professioniste, tutte impegnate nella lettura dei monologhi di ‘Ferite a morte’, scritto da Serena Dandini. L’appuntamento è per il prossimo 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Sul palco allestito nella Sala della regina daranno voce alle vittime di violenza: la vice presidente del Senato, Valeria Fedeli, la Ministra per le politiche agricole, Nunzia De Girolamo, le parlamentari Paola Binetti, Mara Carfagna, Titti Di Salvo, Pia Locatelli, Giorgia Meloni e Valeria Valente. Ad affiancarle nel reading saranno: Ambra Angiolini, Malika Ayane, Sonia Bergamasco, Geppi Cucciari, Angela Finocchiaro e Lunetta Savino.
Lo stesso giorno, dall’altra parte dell’Atlantico, le stesse storie saranno narrate nella sede delle Nazioni Unite, a New York, su iniziativa della Missione Italiana come evento ufficiale di Un Woman. L’autrice sarà in collegamento video con Montecitorio proprio dal Palazzo di vetro dell’Onu.
L’emozione del racconto per cambiare il sentire comune, per prendere coscienza di quanto i rapporti tra uomini e donne possano ancora cambiare e anche per dare forza ad efficaci politiche di contrasto al femminicidio.
Ma il senso di un’iniziativa va oltre: coinvolgere anche gli uomini. La battaglia sulla violenza di genere, infatti, sarebbe persa in partenza se tra gli interlocutori non ci fossero anche loro. A Montecitorio, il 25 novembre, tra gli ospiti, ci saranno alcuni volti noti del cinema italiano, come Alessio Boni e Alessandro Roja, che hanno aderito alla campagna ‘Servono altri uomini’, lanciata dalla Ong Intervita.
Secondo uno studio, realizzato proprio da Intervita, la violenza contro le donne ha anche un costo economico. Quantificato. L’indagine ‘Quanto costa il silenzio’, infatti, avrebbe evidenziato che il peso economico e sociale di questo fenomeno è di 16 miliardi e 719 milioni l’anno. Non solo spese sanitarie, cure psicologiche, acquisto di farmaci ma anche spese legali, giudiziarie, per le forze dell’ordine, senza dimenticare i costi dei servizi sociali dei comuni e dei centri antiviolenza, i costi del lavoro per mancata produttività.
Ecco perché gli investimenti in prevenzione, educazione o assistenza alle vittime, comportano anche enormi risparmi per la collettività. Ecco perché il cambiamento culturale, che è possibile, ora, è un vantaggio per tutto il Paese.

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