Il catfight tra Carlo Sibilia ed Enrico Letta alla Camera
di Alberto Sofia - 22/10/2013 - Il deputato del MoVimento 5 Stelle si scaglia contro il governo. E il premier...
«Se Giorgio Napolitano fosse davvero super partes, toglierebbe l’incaricoad Enrico Letta». Questo l’auspicio del deputato del MoVimento 5 StelleCarlo Sibilia alla Camera, durante un intervento pesante contro il governo Letta e lo stesso presidente del Consiglio, nel corso delle comunicazioni in vista del Consiglio Europeo di Bruxelles del 24 e 25 ottobre 2013. Peccato che non sia possibile, in base a quanto prevede la Costituzione: «Il presidente del Consiglio non può essere destituito dal presidente della Repubblica, ma soltanto da questo Parlamento che se vuole può votare la mozione di sfiducia nei nostri confronti», ha replicato lo stesso Letta al parlamentare a 5 Stelle.
CARLO SIBILIA CONTRO LETTA – Il deputato campano non è nuovo a certi errori: già in passato è stato criticato per altri strafalcioni in materia economica e costituzionale , come quando affermò come per governare non ci fosse bisogno del voto di fiducia delle Camere. Ma non solo: non mancarono le polemiche anche quando definì il Restitution Day come «l’evento più rivoluzionario dagli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino». Non pochi lo invitarono alle dimissioni, per il paragone infelice: un «accostamento irriguardoso nei confronti di chi ha dato la vita per lo Stato», denunciarono diversi commentatori, chiedendo che intervenisse la stessa presidente Laura Boldrini.
Anche questa volta viene subito preso di mira in rete, dopo aver chiesto al presidente della Repubblica di togliere l’incarico ad Enrico Letta:
Durante il suo intervento Sibilia ha attaccato il governo, giudicato “illegittimo” e “sovversivo”: «Forse abbiamo sbagliato a chiamarvi bugiardi e ladri. Voi avete svenduto l’Italia per trenta denari quindi l’unico appellativo che meritate è quello di Giuda», ha continuato il “cittadino” del MoVimento 5 Stelle. «Il suo esecutivo è illegittimo perché nessuno ha votato un governo Letta-Berlusconi/Alfano. Se il Pd avesse detto questo in campagna elettorale probabilmente neanche lei stesso si sarebbe votato in un estremo gesto di pudore. Ma non solo: il governo è sovversivo perché nasce nelle stanze della sua fondazione, Vedrò», ha continuato. Con tanto di elenco del network che ha legami con il think net, denunciando i conflitti d’interessi: «Angelino Alfano- vicepremier, il Ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi (ricordiamo lo sponsor Autostrade per l’Italia), il Ministro dell’Ambiemnte Andrea Orlando (ricordiamo gli sponsor Enel ed Eni). Il Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo (ricordiamo gli sponsor Nestlè e Gruppo Cremonini), Ministro della Salute Beatrice Lorenzin,ma anche il buon Matteo Renzi, il figlio di Giorgio Napolitano e tanti altri».
Videocredit: M5S Parlamento
LA REPLICA DI LETTA – Come riporta l’Agenzia Dire, Enrico Letta ha bacchettato il parlamentare campano per lo scivolone costituzionale, replicando anche sulla vicenda di Vedrò: «È difficile tra i vari insulti che mi ha rivolto trovare dei punti concreti. Però metà del suo intervento è legata al tema di una fondazione che ha deciso di chiudere i battenti per evitare forme di conflitto di interessi, un tema cui sono attento, il che le consentirà la prossima volta di parlare del tema di merito, il Consiglio europeo», ha aggiunto Letta.
Poi l’affondo costituzionale, ricordando quali sono le funzioni e le competenze assegnate dalla Costituzione al presidente della Repubblica: «Il presidente del Consiglio non può essere destituito dal presidente della Repubblica, ma soltanto da questo Parlamento che se vuole può votare la mozione di sfiducia nei nostri confronti», ha aggiunto il presidente del Consiglio.
Intanto tra i social network non pochi parlamentari grillini esultano per la notizia sulla chiusura della fondazione Vedrò, per evitare conflitti di interessi.
Il M5S si prende i meriti, come ribadisce su Facebook il deputato 5 stelle Giuseppe Brescia: «Letta: “Vedrò chiude i battenti, sono attento ai problemi relativi al conflitto di interessi”. Due considerazioni: aver fatto chiudere Vedrò è un gran risultato del M5S; Letta ha ammesso che la sua fondazione era in conflitto d’interessi», si spiega.
Anche Giulia di Vita su Twitter aggiunge: «E guarda caso Vedrò ha deciso di chiudere i battenti. Una buona notizia»
1 commento:
I grillini sono nati ignoranti e moriranno ignoranti.
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