BOZZA DECRETO LEGGE
Iva: l'aumento di ottobre spostato a gennaio
L'aumento dal 21 al 22%? Nel 2014. Entro l'anno revisione delle aliquote ridotte. Benzina fino a +2,5 cent.
Tutto rimandato di tre mesi. La deadlinedell'aumento dell'Iva è stata spostata ancora un po' più in là, fino all'anno nuovo: l'aliquota doveva salire dal 21% al 22% a ottobre, ma se ne riparla a gennaio.
È quanto è emerso dalla bozza del decreto legge. Prima della fine del 2013 devono essere «ridefinite le misure delle aliquote ridotte dell'Iva nonché gli elenchi da assoggettare alle medesime».
CIG IN DEROGA RIFINANZIATA. Non solo: la Cassa integrazione in deroga è stata rifinanziata per il 2013 con un'ulteriore somma di 330 milioni di euro «da ripartirsi tra le Regioni». Rifinanziamento anche della carta acquisti per 35 milioni di euro.
STANGATA SULLA BENZINA. Già, ma come coprire gli introiti del mancato rialzo dell'Iva? Con l'aumento dell'acconto dell'Ires (al 103%) e dell'Irap per il 2013, oltre che con l'incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 cent al litro.
SANATORIA GIOCHI -20%. È poi previsto un calo dal 25 al 20% del prelievo per la ''definizione agevolata'', di fatto una sanatoria, relativa al contenzioso tra lo Stato e i concessionari dei giochi.
La norma, che prevede anche la possibilità di modifiche alle istanze di definizione entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto, punta anche a 'blindare' l'incasso, dando certezza a chi presenta l'istanza sulla somme dovute che non possono essere inferiori al 20% del danno quantificato nella sentenza di primo grado.
AI COMUNI 120 MILIONI. Il governo ha dovuto occuparsi anche dei Comuni rimasti disperatamente senza Imu e con le casse vuote: è stato integrato con 120 milioni di euro il fondo di solidarietà istituito per il 2013 per compensare gli Enti locali del mancato gettito della tassa sulla prima casa.
È quanto è emerso dalla bozza del decreto legge. Prima della fine del 2013 devono essere «ridefinite le misure delle aliquote ridotte dell'Iva nonché gli elenchi da assoggettare alle medesime».
CIG IN DEROGA RIFINANZIATA. Non solo: la Cassa integrazione in deroga è stata rifinanziata per il 2013 con un'ulteriore somma di 330 milioni di euro «da ripartirsi tra le Regioni». Rifinanziamento anche della carta acquisti per 35 milioni di euro.
STANGATA SULLA BENZINA. Già, ma come coprire gli introiti del mancato rialzo dell'Iva? Con l'aumento dell'acconto dell'Ires (al 103%) e dell'Irap per il 2013, oltre che con l'incremento delle accise sui carburanti per 2 centesimi al litro fino a dicembre 2013 e poi fino al 15 febbraio 2015 di 2,5 cent al litro.
SANATORIA GIOCHI -20%. È poi previsto un calo dal 25 al 20% del prelievo per la ''definizione agevolata'', di fatto una sanatoria, relativa al contenzioso tra lo Stato e i concessionari dei giochi.
La norma, che prevede anche la possibilità di modifiche alle istanze di definizione entro 10 giorni dall'entrata in vigore del decreto, punta anche a 'blindare' l'incasso, dando certezza a chi presenta l'istanza sulla somme dovute che non possono essere inferiori al 20% del danno quantificato nella sentenza di primo grado.
AI COMUNI 120 MILIONI. Il governo ha dovuto occuparsi anche dei Comuni rimasti disperatamente senza Imu e con le casse vuote: è stato integrato con 120 milioni di euro il fondo di solidarietà istituito per il 2013 per compensare gli Enti locali del mancato gettito della tassa sulla prima casa.
Il Codacons: «Che disastro, per le famiglie rincari fino a 275 euro»
Secca bocciatura del Codacons: «Provvedimenti disastrosi che, se varati, avranno effetti pesantissimi sulle famiglie. Solo queste due misure determinerebbero, a regime, una stangata pari a 275 euro a famiglia: 66 euro circa per i maggiori costi complessivi legati ai rifornimenti di carburante; 209 euro per l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% a gennaio. Senza contare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio, considerati arrotondamenti e aumento dei listini dei prodotti trasportati».
«DANNI ECONOMICI IMMENSI». L'agonia fiscale è solo rinviata, anzi peggiorata: «Aumentare l'Iva e le accise sulla benzina vuol dire impoverire ulteriormente i cittadini, con conseguente calo dei consumi, una ondata di chiusure nel settore del commercio, incremento della disoccupazione e danni immensi per l'economia nazionale», ha affermato il presidente del Codacons Carlo Renzi.
«DANNI ECONOMICI IMMENSI». L'agonia fiscale è solo rinviata, anzi peggiorata: «Aumentare l'Iva e le accise sulla benzina vuol dire impoverire ulteriormente i cittadini, con conseguente calo dei consumi, una ondata di chiusure nel settore del commercio, incremento della disoccupazione e danni immensi per l'economia nazionale», ha affermato il presidente del Codacons Carlo Renzi.
Venerdì, 27 Settembre 2013
1 commento:
Se questa era una di quelle misure alternative prorposte da Brunetta ora sappiamo in che mani siamo. L'aumento in automatico porta all'aumento dei prezzi in maniera generalizzata. Bravi PDL avanti così.
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