Grillo attacca, Russo (Pd) replica: sei tu il condannato, non noi
Lettera aperta inviata al leader del Movimento 5 Stelle
Roma, 11 set. (TMNews) - Beppe Grillo attacca Pd e Pdl dal suo blog, ribadendo che i 5 Stelle non vogliono condannati in Parlamento, ma prontamente gli risponde il senatore Pd Francesco Russo, che in una lettera aperta lo invita a non parlare più a nome del suo movimento: "Quello condannato in via definitiva sei tu, non i parlamentari del Pd".
Nel suo blog l'ex comico ha scritto: "Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido 'moralisti del cazzo'. I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cazzo). Siamo fieri di essere moralisti del cazzo e soprattutto di starvi sul cazzo".
Diretta la replica del senatore Russo: "Io mi sono tagliato lo stipendio, vengo in Aula in metropolitana, porto i miei figli a scuola in autobus, ho il 96% di presenze in Parlamento, non rubo, non ho conflitti d'interesse, non sono in Parlamento da 20 anni, mantengo la parola data, ho vinto la battaglia per abolire i fax alla pubblica amministrazione, non voglio tornare a votare con il Porcellum", ribatte nella lettera aperta inviata a Grillo.
"Eppure - aggiunge Russo - sono un senatore del Pd e non del M5S. E ne vado fiero, sono orgoglioso di appartenere a un partito in cui: il pluralismo è un valore e non un virus da debellare, i processi decisionali sono chiari e trasparenti, il candidato premier viene eletto da 3 milioni di persone, il mio leader non è né pregiudicato né condannato in via definitiva. Perciò, se credi davvero che l'onestà debba tornare di moda e il Parlamento riconquistare la centralità decisionale perduta, allora comincia a dare il buon esempio: smettila di parlare sempre tu a nome del Movimento e passa il testimone. Perché tu in Parlamento non ci sei. E perché, fino a prova contraria, quello condannato in via definitiva sei tu, non i parlamentari del Pd".
1 commento:
Bravo Russo
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