Ban Ki-moon accusa Assad:
«Crimini contro l'umanità»
La relazione degli esperti delle Nazioni Unite accerterà «in modo schiacciante l'uso di armi chimiche» in Siria. È quanto ha detto il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon che, pur non attribuendo direttamente al presidente siriano la responsabilità per l'attacco chimico di qualche settimana fa, ha accusato Assad di aver «commesso molti crimini contro l'umanità». Il segretario riceverà il rapporto degli esperti in questo week end.
Secondo il Wall Street Journal, il governo siriano avrebbe iniziato a disseminare il suo arsenale chimico fra almeno cinquanta diversi siti in modo da complicare i lavoro agli esperti che dovrebbero essere inviati a breve dall'Onu.
Il governo siriano impedisce in maniera sistematica e come «politica» di Stato che i feriti provenienti dalle zone controllate dall'opposizione o vicine ad esse siano curati, con incursioni contro le unità mediche, ospedaliere e il personale sanitario. Non solo: i caccia di Damasco colpiscono gli ospedali e anche gli ospedali da campo. A denunciarlo è la Commissione d'inchiesta dell'Onu per la Siria in un rapporto concentrato sugli attacchi ai centri sanitari nel contesto della guerra civile in Siria, attacchi -è la denuncia- utilizzati come «arma di guerra». La commissione ha divulgato lo scorso mercoledì il suo ultimo rapporto generale sulla situazione in Siria tra il 15 maggio e il 15 luglio scorsi, in cui accusa le forze governative e i ribelli per i dilaganti crimini di guerra.
L'intelligence francese aveva individuato il giorno stesso l'attacco con armi chimiche del 21 agosto nella periferia di Damasco e attribuito da Parigi al regime siriano. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian. Secondo gli Stati Uniti, 1.429 persone sono morte durante quell'attacco chimico.
Secondo il Wall Street Journal, il governo siriano avrebbe iniziato a disseminare il suo arsenale chimico fra almeno cinquanta diversi siti in modo da complicare i lavoro agli esperti che dovrebbero essere inviati a breve dall'Onu.
Il governo siriano impedisce in maniera sistematica e come «politica» di Stato che i feriti provenienti dalle zone controllate dall'opposizione o vicine ad esse siano curati, con incursioni contro le unità mediche, ospedaliere e il personale sanitario. Non solo: i caccia di Damasco colpiscono gli ospedali e anche gli ospedali da campo. A denunciarlo è la Commissione d'inchiesta dell'Onu per la Siria in un rapporto concentrato sugli attacchi ai centri sanitari nel contesto della guerra civile in Siria, attacchi -è la denuncia- utilizzati come «arma di guerra». La commissione ha divulgato lo scorso mercoledì il suo ultimo rapporto generale sulla situazione in Siria tra il 15 maggio e il 15 luglio scorsi, in cui accusa le forze governative e i ribelli per i dilaganti crimini di guerra.
L'intelligence francese aveva individuato il giorno stesso l'attacco con armi chimiche del 21 agosto nella periferia di Damasco e attribuito da Parigi al regime siriano. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian. Secondo gli Stati Uniti, 1.429 persone sono morte durante quell'attacco chimico.
1 commento:
Povero popolo siriano.
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