M5S, lite sul regolamento e sospetti: «Voto online pilotato dalla Casaleggio»
Inviate mail ai militanti che non si sono ancora espressi. Qualcuno si chiede se tutto ciò sia democratico
Gli iscritti al Movimento 5 Stelle in questi giorni si stanno esprimendo online sul nuovo regolamento del partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. E le votazioni (che sono cominciate il 26 settembre e termineranno il 26 ottobre) hanno innescato nuove liti interne, legate al sospetto che la Casaleggio Associati sia a conoscenza di chi ha votato e chi no. Sotto accusa sono finite le pressioni via mail a chi non si è ancora espresso.
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M5S E NUOVO REGOLAMENTO, SOSPETTI: «VOTO ONLINE PILOTATO DALLA CASALEGGIO»
Dalla Casaleggio arrivano continuamente mail a chi non ha ancora votato. I messaggi di posta elettronica, a quanto pare, verrebbero ricevuti un giorno sì e uno no, intimando: «Non hai ancora votato! È importante! Fallo subito». Lo racconta Annalisa Cuzzocrea su Repubblica:
Sulle pagine Facebook molti attivisti parlano – ironicamente – di stalking. E un eletto storico come Vittorio Bertola, ex capogruppo in consiglio comunale a Torino, fa un post per sfogarsi: «Supponiamo che il referendum avesse un quorum e che Renzi – volendo far passare la riforma – decidesse di facilitarne il raggiungimento permettendo di votare da casa e allungando il tempo di votazione a diverse settimane. Scommetto che i sostenitori del NO starebbero già urlando». E ancora: «Supponiamo poi che Renzi, a votazione aperta, tenesse traccia di chi ha votato e chi no, e, soltanto a quelli che non hanno votato, ogni giorno mandasse una mail dicendo: «Allora?». Una situazione che scalda i dissidenti storici, che nelle chat private si lamentano: «Sanno chi vota, sanno quando, sanno come. Siamo tutti schedati perché vogliono che sia così».
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