venerdì 14 ottobre 2016

Il consigliere regionale sarà contento di essersi fatto riconoscere anche dal Corriere della Sera
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Le curiose e in gran parte assurde accuse di Davide Barillari su Malagrotta che riapre e i giornalisti che la pagheranno cara hanno regalato al consigliere regionale un parterre d’eccezione: l’editoriale del Corriere della Sera Roma a firma di Paolo Franchi:
Se un giovane militante usa un linguaggio minaccioso la cosa non è affatto simpatica, va contrastata e rintuzzata, certo, ma può anche finire lì. Se a minacciare, o a fare affermazioni che possono facilmente essere scambiate per minacce, è un eletto dal popolo, il discorso cambia. E chi conserva un minimo di memoria ha il diritto, forse anche il dovere, di pronunciare il suo altolà, anche se probabilmente lascerà il tempo che trova. Prendersela con i giornali rei di attaccare l’assessora Muraro per mettere in ombra le responsabilità del Pd nella gestione dei rifiuti è una fesseria, si capisce, ma come tutte le fesserie che si dicono può avere il suo appeal.
barillari giornalisti pennivendoli
Trarne la conclusione che «i pennivendoli che nascondono la verità pagheranno per tutto questo» (olio di ricino? santo manganello? processi popolari con relative sentenze?) è inquietante e basta. Con la precisazione (finale) di Barillari che non intendeva minacciare nessuno, ma solo rilevare che di questo passo diminuiranno ancora le vendite dei giornali, si torna fortunatamente nel vasto campo delle fesserie. Ma l’inquietudine rimane.
barillari giornalisti pennivendoli

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