M5S, l’ex Alessio Tacconi passa nel Pd: “Il Movimento è una gigantesca farsa”
Il deputato eletto nella circoscrizione estera ha deciso di aderire al Partito democratico. Solo dieci giorni fa il collega Tommaso Currò aveva preso la stessa decisione
Dopo Tommaso Currò, è il turno di Alessio Tacconi. Il deputato eletto tra le fila del Movimento 5 Stelle aderisce al Partito democratico. Unico eletto nella circoscrizione estero per i grillini aveva fatto parlare di sé fin dai primi giorni a Montecitorio per polemiche e scontri dentro il gruppo. “Il M5S”, ha detto in una conferenza stampa, “si è rilevato una gigantesca farsa, le promesse fatte in campagne elettorale erano parole al vento, slogan su cui lucrare sulle difficoltà dei cittadini per puro calcolo elettorale. I miei colleghi sono capaci di soffiare sul fuoco del conflitto sociale ma non di prendersi responsabilità”.
Il suo addio risale a febbraio 2014: approfittò del caos per le espulsioni dei senatori Campanella, Bocchino e Orellana e delle dimissioni volontarie e polemiche dei colleghi a Palazzo Madama Mussini, Casaletto, Romani, Bencini e Bignami. Prese la decisione insieme al collega Catalano (ora in Scelta Civica) denunciando la poca democrazia dentro il Movimento. Le prime polemiche con il gruppo erano iniziate già a maggio 2014: proprio Tacconi aveva criticato la decisione di non votare in assemblea per decidere sulla restituzione della diaria rendicontata. Ma era stato solo la prima di una serie di scontri: dalle accuse di scarse restituzioni fino ai malumori sulla democrazia interne.
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Ora Tacconi respinge le accuse: “Il problema dei soldi non mi ha mai riguardato, a differenza di molti miei ex colleghi avevo un lavoro prima di essere eletto. Fino alla mia uscita ho sempre fatto tutto ciò che era necessario fare, rendicontare e restituire le eccedenze tanto che nessuna critica era stata fatta nei miei confronti”. Il deputato svizzero ha poi assicurato che continua a restituire parte dello stipendio: “Una volta uscito ho voluto continuare su questa linea donando qualche tempo fa, 6mila euro al consolato italiano a Zurigo per progetti a favore dei residenti in quell’area mentre altre iniziative legate alla restituzione delle eccedenze stanno per essere finalizzate in queste settimane”.
Tra gli ex M5S Tacconi non è l’unico ad aver aderito ad un altro partito politico. Negli scorsi mesi il deputato Ivan Catalano ha accettato la proposta di Scelta Civica, mentre la senatrice Fabiola Anitori è entrata in Area Popolare (Ncd-Udc). Il collega Lorenzo Battista è invece nel Gruppo autonomie di Palazzo Madama. Gli altri fuoriusciti hanno scelto di restare nel gruppo Misto.
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