Chiara Appendino presidente del Consiglio del M5S, via al divieto di doppio mandato
Beppe Grillo e Davide Casaleggio puntano tutto sul sindaco di Torino
Chiara Appendino sarà la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza del Consiglio. Il sindaco di Torino potrà però essere indicata al presidente della Repubblica come nuova guida del Governo italiano solo se sarà abolito il divieto del doppio mandato, che impone ai membri del M5S di svolgere un periodo limitato di tempo nelle istituzioni. Chiara Appendino è stata eletta consigliere comunale nel 2011, per poi diventare sindaco di Torino nel 2016. Secondo il Giornale Beppe Grillo e Davide Casaleggio promuoveranno una modifica alle regole del Movimento 5 Stelle per consentire a chi ha svolto un doppio mandato in un’istituzione diversa di candidarsi anche per un’altra.
Primo: quale sarà il nome del premier da suggerire al presidente della Repubblica dopo il voto? Secondo: quali candidati servono per fare un «salto di qualità»? Sul primo punto i due leader convergono su un nome: Chiara Appendino, sindaca di Torino. L’hanno già scelta, ora devono mettere in piedi la farsa del voto delle base, evitando un altro casino come quello combinato a Genova, per le comunarie. Stavolta bisogna «forzare» su un caposaldo della democrazia pentastellata: sotto il simbolo del M5S nessuno può essere eletti più di due volte.
Un cambiamento che sarà sottoposto al voto degli iscritti online nei prossimi mesi, così da consentire l’avvio della candidatura di Chiara Appendino. Il sindaco di Torino è molto apprezzata da Beppe Grillo come Davide Casaleggio, che hanno eletto il capoluogo piemontese a capitale del M5S viste le difficoltà della giunta Raggi a Roma. Alla presidenza del Consiglio ambisce anche Luigi Di Maio così come Alessandro Di Battista. I due parlamentari più noti del M5S però sembrano essere meno apprezzati dai due leader del M5S, che reputano più facile conquistare il 40% e il relativo premio di maggioranza con Appendino rispetto a loro due. In caso contrario, anche arrivasse primo, il M5S sarebbe costretto ad allearsi, in una coalizione o in una tolleranza di un esecutivo di minoranza, per poter governare. L’8 aprile a Ivrea ci sarà un incontro M5S per discutere anche dei nuovi parlamentari da candidare: Casaleggio come Grillo vorrebbero una delegazione istituzionale più qualificata, rispetto alla prima, composta da giovani e molti disoccupati. Possibili aperture anche verso persone che hanno militato in altri partiti, basta che ammettano l’errore, al fine di poter avere una scelta più ampia.
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