domenica 27 novembre 2016

Siamo tutti completamente d'accordo con Bossi.


Lega Nord, Bossi: «La base è stufa di Salvini»

Il leader storico del Carroccio chiede che il congresso federale del partito si tenga al più presto: «Matteo parla ogni giorno di un partito nazionale». Salvini: «Ai militanti non interessano queste beghe».

       
Umberto Bossi, storico leader della Lega Nord, sgambetta Matteo Salvini a margine della festa per celebrare i 30 anni dalla fondazione della prima sede del partito, in piazza del Podestà a Varese.
«LA BASE NON VUOLE PIÙ SALVINI». «La Lega rischia di cambiare? No, rischia di cambiare il segretario, la base non vuole più Salvini, non vuole più uno che ogni giorno parla di un partito nazionale», ha detto Bossi. Per poi rincarare la dose invocando al più presto il congresso federale, visto che «il 16 dicembre scade il mandato di Salvini». Chi dovrebbe essere il nuovo segretario? «Lo deciderà il congresso», ha risposto Bossi, «il congresso è sovrano».
IL RITORNO DELLA PADANIA. «Salvini ha i voti? I voti non servono a niente, se non sai per che cosa li prendi», ha aggiunto il Senatùr. Secondo l'ex leader della Lega, «alla base, soprattutto in Lombardia e in Veneto, non frega niente dell'Italia». Quindi, a suo avviso, ci vuole un nuovo congresso federale che stabilisca una linea, anche se per Bossi la linea è una sola: l'indipendenza della Padania, che è scritta nel primo articolo dello Statuto della Lega Nord. E, possibilmente, «un nuovo segretario, uno che si attenga allo Statuto e non faccia quello che vuole».
IL TAGLIO DELLA TORTA CON MARONI. In piazza a Varese Bossi ha salutato i militanti, alcuni c'erano già trent'anni fa. Poi ha tagliato la torta insieme a Roberto Maroni e all'ex senatore Giuseppe Leoni, fra i fondatori della Lega Lombarda con Bossi nel 1984. Mentre si alzava, ha intravisto un manifesto dell'epoca con lo slogan: "Più lontani da Roma, più vicini all'Europa". «Bisogna mandarlo a Salvini», ha esclamato, per poi lasciarsi andare ad una risata.
MA HA SBAGLIATO ANCHE LUI. Per Bossi, inoltre, l'alleanza della Lega con Forza Italia, quindi con Silvio Berlusconi, è fondamentale perché «in questo momento ci può aiutare a vincere». Meglio Matteo Salvini o Roberto Maroni alla guida del Carroccio? «Nessuno dei due, hanno sbagliato entrambi la rotta».
SALVINI: «AI MILITANTI NON INTERESSANO LE BEGHE DI PARTITO».Dopo qualche ora, è arrivata la risposta all'attacco da parte di Matteo Salvini: «Migliaia di militanti ed elettori della Lega sono impegnati per far vincere il "No" al referendum, per bloccare una riforma che centralizza tutto e cancella libertà e democrazia. Non stanno chiacchierando di beghe di partito».
MARONI: «IN LEGA SI DISCUTE». Possibile che la questione si chiuda così. Conoscendo le dinamiche leghiste da famiglia allargata, ancora prima dell'arrivo in piazza di Bossi, ci aveva pensato Roberto Maroni a fotografare la situazione: «In Lega si discute, si parla, poi però c'è sempre un momento di sintesi, che è il congresso. Lì si decide la linea fino al congresso successivo».

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