NO A RITORSIONE POLITICA PER FALLIMENTO ELETTORALE, SILENZIO ASSORDANTE DEL SINDACO
Esposto dei Nuovi Consumatori e Millecolori contro Grillo in 35 Procure: “Attentato all’economia locale e nazionale”
di Annalisa Andolina settembre - 5 - 2013
di ANNALISA ANDOLINA
Abuso della credulità popolare, procurato allarme, diffamazione aggravata e per concludereattentato all’economia nazionale: sono questi i reati di cui potrebbe essere accusato Beppe Grillo se la magistratura dovesse accertare le responsabilità del leader del Movimento 5 Stelle a seguito delle esternazioni dell’ex comico genovese sul suo blog a proposito dei prodotti della Food Valley “imbottiti di diossina” (leggi). A smuovere i magistrati è unesposto che il Movimento Nuovi Consumatori sta depositando in ben 35 Procure d’Italia. Un ulteriore iniziativa contro il post in cui, facendo riferimento alla riaccensione dell’inceneritore di Parma, Grillo ha parlato di Prosciutto e Parmigiano, prodotti alimentari d’eccellenza del territorio, “avvelenati” scatenando una bufera che non accenna a placarsi (leggi).
Telefonate a tempesta ricevute da cittadini e consumatori da fuori Parma che chiedevano ragione degli allarmi diffusi hanno spinto l’associazione nazionale a prendere questa posizione. “Non accusiamo Grillo di specifici reati, ma vogliamo chiarezza – spiega il presidente del Mnc Filippo Greci -. Si assuma la responsabilità di affermare che per la presenza dell’inceneritore il prosciutto e il formaggio saranno prodotti alla diossina”. Dichiarazioni gravi per le quali i Nuovi consumatori chiedono se ci siano elementi chiari e certi. “Non ci risulta che Grillo sia uno scienziato, non ci bastano gli studi di settore. Anche il fumo si sa che fa male, ma i tumori vengono anche ai non fumatori. Se lui è in possesso di prove inconfutabili, allora tanto di cappello, altrimenti il signor Grillo sarà responsabile dei reati“. In quel caso, il Movimento Nuovi Consumatori annuncia che si costituirà parte civile per i cittadini, le istituzioni e i consumatori che si sono ritenuti diffamati.
La diramazione dell’esposto in 35 procure è volto alla copertura intera della competenza per il reato che, essendosi diffuso per propagazione sulla rete, ha raggiunto diversi utenti del web. La competenza territoriale si configura infatti anche se il server si appoggia all’estero – come nel caso del blog di Grillo – per accertare chi abbia subito il danno in base a dove il segnale è giunto.
“Non è una polemica politica“, ci tiene però a sottolineare Greci ricordando il sostegno al candidato sindaco del M5s Pizzarotti ai tempi delle amministrative e le battaglie contro il termovalorizzatore condotte al fianco di Gcr. L’iniziativa “senza colori politici” del Mnc, che come ricorda il presidente “non è iscritto ad associazioni di consumatori proprio per mantenere l’indipendenza politica”, è volta alla tutela dei consumatori. “E’ un esposto super partes e doveroso perchè c’è in ballo la reputazione dell’intera città e di una provincia che ha costruito la sua fama sull’agroalimentare”. Gravissimo, secondo il Mnc, mettere a rischio tutto per “ritorsione politica giocando all’autolesionismo solo per non esser riusciti a mantenere la promessa elettorale del no all’inceneritore“. Ed è scontro con l’amministrazione 5 stelle per il “silenzio assordante del sindaco Pizzarotti” – “come nel caso della comandante della municipale Verrusio” – da chi si aspettava invece “almeno una presa di posizione prudente a attendista” per tutelare l’indotto locale formato da migliaia di famiglie.
Il rischio però è anche quello di mettere in ginocchio l’economia nazionale colpita in uno dei pochi settori che hanno resistito alla crisi. “C’è un interesse diffuso di natura economica nazionale – spiega l’avvocato Claudia Pezzoni, del direttivo nazionale del Mnc – perchè sono stati attaccati due prodotti di eccellenza, esempio del food italiano all’estero”. Un vero attentato all’economia nazionale” in un momento di grave crisi. Una situazione esplosiva, insomma, che da Parma, non a caso sede dell’Authority alimentare, si riflette sul mercato mondiale e per la quale “qualcuno dovrà pagare”.
E alla luce degli attacchi già ricevuti da parte di utenti della rete, il Mnc avvisa che non saranno tollerati altriinterventi diffamatori sui blog. “Non esiteremo a denunciare”.
Greci interviene infine anche sul caso dell’anziano ciclista finito in coma a seguito di una caduta sulla strada e vistosi recapitare in casa una sanzione da parte del Comune (leggi). “La multa la paghiamo noi“, propone. “E’ ridicolo leggere dell’intervento della municipale che ha il comandante indagato per peculato. E’ doversoso invece avere belle strade e che l’amministrazione intervenga sulla città disastrata”.
L’ESPOSTO DI MILLECOLORI – Nel pomeriggio arriva anche l’esposto dell’associazione Millecolori:
ll.mo
PROCURATORE DELLA
REPUBBLICA DI PARMA
v.lo S. Marcellino, 1
40121 PARMA
Oggetto: esposto nei confronti del sig. “Beppe Grillo”
I sottoscritti Massimo Rutigliano, Lorenzo Lavagetto (domiciliati in Parma, b.go S. Brigida n. 1) e Giovanni Borrini (domiciliato in Parma, b.go G. Tommasini n. 20),
PREMESSO
1) che in data 31 agosto 2013 dalla stampa nazionale e locale hanno appreso che il sig. Beppe Grillo (del quale gli scriventi ignorano se questo sia il nome reale ovvero quello d’arte visto che con tale nome egli negli anni passati eserciva con successo l’attività di “comico”) sul suo blog avrebbe scritto le seguenti frasi: “il Pdl e il pdmenoelle esultano per l’accensione dell’inceneritore di Parma contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale. Esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley”. “Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina?”;
2) che il riferimento è alla recente accensione del termovalorizzatore di Parma, realizzato e gestito dalla società privata IREN Ambiente spa;
3) che, tralasciando allo stato il fatto se l’attività oppositiva del M5S si sia o meno svolta con le dovute forme legali (sul che si formulano ampie riserve), pur comprendendosi l’ira del sig. Grillo (visto che egli durante e\o dopo la campagna elettorale comunale del 2012 aveva sostanzialmente affermato che se le elezioni comunali fossero state vinte dal Movimento politico 5 stelle, prima di accendere il termovalorizzatore si sarebbe dovuti passare sul cadavere del sig. Federico Pizzarotti – che poi vincendo le elezioni comunali è divenuto Sindaco del Comune di Parma) si tratta di frasi gravemente lesive nei confronti di chi produce e commercializza detti prodotti e più in generale per tutti i prodotti della Food Valley parmigiana;
4) che nei giorni scorsi l’impianto è stato avviato e, per fortuna, per fare ciò non si è dovuti passare sul cadavere di chicchesia, ivi incluso l’attuale Sindaco di Parma;
5) che, come detto, del tutto umanamente comprensibile risulta l’ira del sig. Grillo che ha visto nei fatti smentita sia la mancata attivazione dell’impianto che la “cadaverizzazione” del suo candidato Sindaco, con ciò rendendo evidente che si trattava di “promesse elettorali” tipiche di un vecchio modo di far politica;
6) che tale ira (vera o di facciata poco importa) non giustifica comunque delle affermazioni così gravi che creano allarme sociale e, per la risonanza che hanno avuto sulla stampa locale e nazionale (evento del tutto prevedibile visto che le esternazioni del sig. Grillo, a torto o a ragione poco importa, hanno comunque sempre vasto eco sulla stampa) comportano grave nocumento alla tante persone che operano nel settore agroalimentare, soprattutto nel territorio della provincia di Parma;
7) che le affermazioni del sig. Grillo sono prive di qualsivoglia seria base scientifica, tant’è che i prodotti da lui menzionati (prosciutto e formaggio parmigiano) da sempre sono prodotti di elevata eccellenza e qualità anche quando a Parma erano attivi altri impianti di smaltimento (per tutti si ricorda l’impianto del Cornocchio disattivato alla fine del 1999 inizio anno 2000) ovvero quando (dal 2000 ad oggi) il territorio locale subiva il traffico di circa 100 viaggi giornalieri di camion che trasportavano rifiuti altrove (con il relativo rilevante carico inquinante – circostanza sicuramente ignota al sig. Grillo);
che tale eccellenza è dovuta all’attento lavoro della maggior parte dei produttori e loro addetti nonché all’altrettanto attento lavoro dei Consorzi che provvedono costantemente al controllo e alla marchiatura dei prodotti in questione dopo attenta verifica della loro qualità e della provenienza della materia prima, anche in ossequio alla normativa in materia di tracciabilità;
9) che le dichiarazioni del sig. Grillo ad avviso degli scriventi sono idonee e creare allarme non solo presso i consumatori meno informati ed attenti, ma altresì presso le pubbliche Autorità;
10) che, in particolare, alcuni consiglieri comunali del suo movimento politico, hanno pubblicamente, ancorchè in forme diverse, ripreso i medesimi concetti mentre il Sindaco di Parma (anch’esso appartenente al medesimo movimento politico) nulla ha detto a difesa dell’economia locale, il che induce a ritenere che egli (Autorità sanitaria locale) possa essere stato anch’esso “allarmato” da tali dichiarazioni (diversamente davvero inspiegabile risulterebbe il suo protratto silenzio, né giustificabile con la volontà di assecondare il “capo” del suo movimento politico essendo il Sindaco rappresentante degli interessi della comunità locale e non già di Tizio, Caio o Sempronio, poiché diversamente si dovrebbe pensare, il che si esclude, che egli sarebbe disponibile ad accettare i desiderata genovesi in danno dei cittadini di Parma );
11) che gli scriventi, quali cittadini di Parma, hanno interesse a che, a tutela dell’economia locale, venga fatta la necessaria chiarezza, e, se del caso, perseguito l’eventuale reato che dovesse ravvisarsi nelle dichiarazioni del sig. Grillo;
12) che ad avviso degli scriventi tali frasi non sono giustificabili dalla normale dialettica politica né dall’eventuale suindicato stato d’ira (vero o simulato – al fine di coprire la sconfitta – non stà agli scriventi stabilire)
CHIEDONO
che la S.V. Ill.ma voglia valutare se in quanto suindicato siano ravvisabili gli estremi del reato di cui all’art. 658 C.P. ovvero quelli di cui all’art. 661 C.P..
Ai sensi di legge si chiede di essere notiziati dei provvedimenti che verranno assunti, ed in particolare dell’ipotetica, ma non creduta, richiesta di archiviazione.
Con osservanza.
1 commento:
In galera Grillo e i grillini.
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