sabato 7 settembre 2013

Ah, ah,ah,ah, che ridere. Lui dice una cosa e il genrale Pound detto Grillo dice il contrario.


"Prosciutto alla diossina": Pizzarotti difende Parma

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Il sindaco dice che l'impianto di Iren non danneggia la Food Valley, l'esatto opposto di quanto detto dal leader 5 stelle. Intanto l'associazione Millecolori attacca con una denuncia per procurato allarme

L'inceneritore di Parma
L'inceneritore di Parma
PARMA - Arriva un altro esposto contro Beppe Grillo e contro il Movimento 5 stelle. Nel giorno in cui il sindaco Federico Pizzarotti, in un'intervista sul quotidiano Gazzetta di Parma in edicola afferma che "l'inceneritore non danneggia la Food Valley" creando i presupposti per una battaglia interna al Movimento 5 Stelle sul forno inceneritore, l'associazione Millecolori rintuzza gli attacchi con una querela per procurato allarme ai danni del comico genovese. Massimo Rutigliano, Lorenzo Lavagetto e Giovanni Borrini scrivono che l' ira di Beppe Grillo "non giustifica comunque delle affermazioni così gravi che creano allarme sociale e, per la risonanza che hanno avuto sulla stampa locale e nazionale (evento del tutto prevedibile visto che le esternazioni del sig. Grillo, a torto o a ragione poco importa, hanno comunque sempre vasto eco sulla stampa) comportano grave nocumento alla tante persone che operano nel settore agroalimentare, soprattutto nel territorio della provincia di Parma". La denuncia per procurato allarme potrebbe essere seguita entro poche ore da quelle del consorzio del Prosciutto Crudo di Parma e da quelle del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Ecco il testo dell'esposto presentato dall'associazione Millecolori in procura:

“I sottoscritti Massimo Rutigliano, Lorenzo Lavagetto e Giovanni Borrini, premesso1) che in data 31 agosto 2013 dalla stampa nazionale e locale hanno appreso che il sig. Beppe Grillo (del quale gli scriventi ignorano se questo sia il nome reale ovvero quello d’arte visto che con tale nome egli negli anni passati eserciva con successo l’attività di “comico”) sul suo blog avrebbe scritto le seguenti frasi: “il Pdl e il pdmenoelle esultano per l’accensione dell’inceneritore di Parma contro cui il M5S si è battuto usando ogni forma legale. Esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley”. “Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina?”;
2) che il riferimento è alla recente accensione del termovalorizzatore di Parma, realizzato e gestito dalla società privata IREN Ambiente spa;
3) che, tralasciando allo stato il fatto se l’attività oppositiva del M5S si sia o meno svolta con le dovute forme legali (sul che si formulano ampie riserve), pur comprendendosi l’ira del sig. Grillo (visto che egli durante e\o dopo la campagna elettorale comunale del 2012 aveva sostanzialmente affermato che se le elezioni comunali fossero state vinte dal Movimento politico 5 stelle, prima di accendere il termovalorizzatore si sarebbe dovuti passare sul cadavere del sig. Federico Pizzarotti – che poi vincendo le elezioni comunali è divenuto Sindaco del Comune di Parma) si tratta di frasi gravemente lesive nei confronti di chi produce e commercializza detti prodotti e più in generale per tutti i prodotti della Food Valley parmigiana;
4) che nei giorni scorsi l’impianto è stato avviato e, per fortuna, per fare ciò non si è dovuti passare sul cadavere di chicchesia, ivi incluso l’attuale Sindaco di Parma;
5) che, come detto, del tutto umanamente comprensibile risulta l’ira del sig. Grillo che ha visto nei fatti smentita sia la mancata attivazione dell’impianto che la “cadaverizzazione” del suo candidato Sindaco, con ciò rendendo evidente che si trattava di “promesse elettorali” tipiche di un vecchio modo di far politica;
6) che tale ira (vera o di facciata poco importa) non giustifica comunque delle affermazioni così gravi che creano allarme sociale e, per la risonanza che hanno avuto sulla stampa locale e nazionale (evento del tutto prevedibile visto che le esternazioni del sig. Grillo, a torto o a ragione poco importa, hanno comunque sempre vasto eco sulla stampa) comportano grave nocumento alla tante persone che operano nel settore agroalimentare, soprattutto nel territorio della provincia di Parma;
7) che le affermazioni del sig. Grillo sono prive di qualsivoglia seria base scientifica, tant’è che i prodotti da lui menzionati (prosciutto e formaggio parmigiano) da sempre sono prodotti di elevata eccellenza e qualità anche quando a Parma erano attivi altri impianti di smaltimento (per tutti si ricorda l’impianto del Cornocchio disattivato alla fine del 1999 inizio anno 2000) ovvero quando (dal 2000 ad oggi) il territorio locale subiva il traffico di circa 100 viaggi giornalieri di camion che trasportavano rifiuti altrove (con il relativo rilevante carico inquinante – circostanza sicuramente ignota al sig. Grillo);
8) che tale eccellenza è dovuta all’attento lavoro della maggior parte dei produttori e loro addetti nonché all’altrettanto attento lavoro dei Consorzi che provvedono costantemente al controllo e alla marchiatura dei prodotti in questione dopo attenta verifica della loro qualità e della provenienza della materia prima, anche in ossequio alla normativa in materia di tracciabilità;
9) che le dichiarazioni del sig. Grillo ad avviso degli scriventi sono idonee e creare allarme non solo presso i consumatori meno informati ed attenti, ma altresì presso le pubbliche Autorità;
10) che, in particolare, alcuni consiglieri comunali del suo movimento politico, hanno pubblicamente, ancorché in forme diverse, ripreso i medesimi concetti mentre il Sindaco di Parma (anch’esso appartenente al medesimo movimento politico) nulla ha detto a difesa dell’economia locale, il che induce a ritenere che egli (Autorità sanitaria locale) possa essere stato anch’esso “allarmato” da tali dichiarazioni (diversamente davvero inspiegabile risulterebbe il suo protratto silenzio, né giustificabile con la volontà di assecondare il “capo” del suo movimento politico essendo il Sindaco rappresentante degli interessi della comunità locale e non già di Tizio, Caio o Sempronio, poiché diversamente si dovrebbe pensare, il che si esclude, che egli sarebbe disponibile ad accettare i desiderata genovesi in danno dei cittadini di Parma );
11) che gli scriventi, quali cittadini di Parma, hanno interesse a che, a tutela dell’economia locale, venga fatta la necessaria chiarezza, e, se del caso, perseguito l’eventuale reato che dovesse ravvisarsi nelle dichiarazioni del sig. Grillo;
12) che ad avviso degli scriventi tali frasi non sono giustificabili dalla normale dialettica politica né dall’eventuale suindicato stato d’ira (vero o simulato – al fine di coprire la sconfitta – non stà agli scriventi stabilire)
CHIEDONO
che la S. V. Ill. ma voglia valutare se in quanto suindicato siano ravvisabili gli estremi del reato di cui all’art. 658 C. P. ovvero quelli di cui all’art. 661 C. P..
Ai sensi di legge si chiede di essere notiziati dei provvedimenti che verranno assunti, ed in particolare dell’ipotetica, ma non creduta, richiesta di archiviazione.

1 commento:

Unknown ha detto...

Poveri diavoli sti' grillini.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...