La cosa più straordinario del mio amato paese è che i radical chic, quelli di sinistra di sinistra di sinistra che più sinistra non si può (Minoranza PD, Sinistra Italiana, Sindacalisti nullafacenti, Studenti medi che criticano Renzi ma non dicono niente sulla pensione del segretario della UIL, scrittori di giornali scolastici filo minoranza PD che scrivono contro Renzi ma non dicono mai quanto guadagna l'attuale segretaria della CISL al mese, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, ecc. ecc.) riescono ad essere contro Trump e contemporaneamente contro Renzi che ha messo in atto una politica sociale ed economica completamente opposta rispetto a Trump. In Italia questi grandi intellettuali provinciali fanno esercizio di retorica abituati ad un popolo bue. Se si spostassero leggermente più a nord dell'Europa in direzione ovest i loro articoli farebbero ridere anche i portalettere ( che ormai in alcuni paesi del nord Europa non esistono più). Viva l'Italia degli intellettuali radical chic che ogni tre parole citano un autore di un libro che non hanno mai letto.

Mario Lavia

 

@mariolavia

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19 dicembre 2016

M5S alla ricerca di un vicesindaco. Silurato Mazzillo, sale l’assessore alla Cultura

Roma

Luca Bergamo potrebbe essere il nuovo numero due della Raggi

 

Nel caos, il M5S a Roma fra le altre cose è alla ricerca di un vicesindaco, in sostituzione di Daniele Frongia, sostanzialmente cacciato al termine di un duro braccio di ferro fra Grillo e la Raggi vinto dal primo e dopo il rifiuto di Massimo Colomban (“Non ho tempo”).

L’Adn-Kronos scrive che con ogni probabilità il numero due della Giunta non sarà Andrea Mazzillo, attuale assessore al Bilancio dato da molti in corsa e benvisto anche dalla sindaca di Roma. perché su di lui graverebbe il veto di Beppe Grillo, che avrebbe rassicurato nelle ultime ore i suoi su un nome che aveva diviso i 5 Stelle già quando era arrivata la nomina al Bilancio, nell’ottobre scorso.

All’epoca su Mazzillo erano sorti parecchi malumori soprattutto per il suo passato nel Pd, cosa che all’apoca della sua nomina destò nel M5S non pochi malumori.

E così in queste ora starebbe crescendo il nome di Luca Bergamo, attuale assessore alla Cultura, ex collaboratore delle giunte Veltroni sui temi della politica culturale e persona considerata non della stretta cerchia del Movimento.