sabato 8 giugno 2013

Ma uno così poteva diventare un politico in un paese che non fosse l'Italia?


Domani le amministrative sull'isola. Parla il capogruppo grillino in Sicilia

Cancelleri: “Chi lascia il Movimento è legato ai soldi”

«Il confronto non sarà con le politiche, ma con le regionali». Sarà dura: «contano amici e parenti»

Giancarlo Cancelleri accusa i dissidenti del Movimento (da Flickr, tratta da pasere)
Il M5S guarda con attenzione al test elettorale di domenica e lunedì, che vedrà tornare alle urne gli elettori siciliani in quattro capoluoghi di provincia: Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Più centinaia di piccoli comuni. Giancarlo Cancelleri, capogruppo all’Ars del M5S, considerato uno dei lealisti di Beppe Grillo, commenta con Linkiesta la campagna elettorale appena conclusa, i recenti sommovimenti all’interno del partito dell’ex comico: « Chi va via è una merda secca, sono persone legate ai soldi. Parliamoci chiaro, questi non vanno via per motivi politici»
Alla luce dell’exploit delle politiche, dove in Sicilia avete raggiunto picchi spaventosi sfiorando, come a Ragusa il 41%, cosa vi aspettate dalla tornata elettorale di domenica e lunedì?
Ci aspettiamo quelli che sono stati i numeri delle regionali. È ovvio che non possiamo tenere le percentuali delle politiche. Consideri che noi partiamo da zero, allo stato attuale non abbiamo alcun consigliere comunale. Però alla comunali funziona diversamente rispetto alle politiche e alle regionali: lì ci sono gli amici, i parenti. Il più delle volte si vota sulla base di questi parametri. Insomma un buon risultato sarebbe riuscire ad entrare in tutti i consigli comunali.
Sareste soddisfatti del risultato delle regionali, quel 15% che vi ha reso il gruppo più folto in Assemblea regionale. A Ragusa, però, potreste andare al ballottaggio... 
Guardi, Ragusa è un sogno nel cassetto, ma non è una cosa semplice. Però ci sono piccole realtà, come Riesi, Acate, Leonforte, dove possiamo ottenere un buon risultato. 
In Sicilia è nata la fronda di ribelli del M5S, guidata da Tommaso Currò, Francesco Campanella, Mario Giarrusso. Proprio ieri i due parlamentari Vincenza Labriola e Alessandro Furnari hanno abbandonato il movimento. Se il voto andrà male ci saranno altre fughe?
La migrazione verso il gruppo non è legata ai risultati elettorali. La gente abbandona il Movimento Cinque Stelle perché non riesce a rinunciare al denaro. Chi va via è una merda secca, sono persone legate ai soldi. Parliamoci chiaro, questi non vanno via per motivi politici. Anche perché se non fosse così una persona che prende un impegno lo porta fino in fondo.
Oggi Repubblica, edizione di Sicilia, scrive che «la candidata del M5s Maria Cristina Saija sembra schiacciata dal leader del movimento No.Ponte Renato Accorinti, che non è stato candidato dal Movimento Cinque Stelle perché si sarebbe rifiutato di iscriversi al locale meet-up». Insomma, altre grane.
Non è vera questa cosa. Sono tutte mezogne. Renato non si è iscritto perché noi non abbiamo tessere di partito. Il problema di Renato è che avrebbe voluto imbarcare chiunque: verdi, autonomisti, etc... Insomma,  non è vero.
Ma in questa campagna elettorale sta notando differenze di partecipazione rispetto alle politiche o alle regionali?
No, a me sembra più partecipata rispetto alle precedenti. Con la differenza che prima per riempire le piazze ci voleva Grillo, adesso anche senza Beppe riusciamo a coinvolgere migliaia di persone. Le comunali sono più fiduciarie, la gente ti vuole toccare, e vuole sapere se il candidato sindaco è perbene o meno. Il candidato sindaco non si sceglie su basi ideologiche. Può succedere che un destro scelga un candidato di sinistra, o viceversa.
Ma in Sicilia quando si torna alle urne le clientele orientano il voto. Avete notato qualcosa di anomalo in questa campagna elettorale?
Personalmente no, ma il candidato sindaco del M5S di Capaci mi diceva che altri candidati propongono 25 euro per singolo voto, una lavatrice medio-bassa per 6 voti, e una lavatrice di un marchio prestigioso per 12 voti.
 
(Giovanni Carlo Cancelleri, classe ’75, nisseno, geometra, sposato senza figli. Il suo politico di riferimento è Bob Kennedy, infatti Cancelleri cita spesso una sua frase:«Se tu non ti interessi alla politica, sarà la politica ad interessarsi di te». Ha una sorella di nome Azzurra, anche lei attivista e parlamentare nazionale del M5S. E presto, secondo alcune fonti, potrebbe chiedere al fratello Vincenzo, fino ad oggi spin doctor di Giacarlo, di scendere in campo per le elezioni amministrative di Caltanissetta, che si terranno nel maggio del 2014)



Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/cancelleri-fronda-grillo-sicilia#ixzz2Vea8xbxf

1 commento:

Unknown ha detto...

Un altro grande statista della storia d'Italia. Tutti geometri.

dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...