venerdì 1 febbraio 2013

I partiti fuori dalle banche? I partiti fuori da tutto. E con loro fuori da tutto i sindacati. Facciano quello che è per loro previsto dalla costituzione italiana. Non sono nati per occupare poltrone. Non c'è scritto da nessuna parte nella nostra costituzione che un dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale debba essere messo lì dai partiti o dai sindacati. Non c'è scritto da nessuna parte nella nostra bella costituzione che i membri dell'ARAN debbano essere tutti ex sindacalisti. Non c'è scritto da nessuna parte nella nostra costituzione che ogni anno dobbiamo dare alla Triplice 1 miliardo e 850 mila euro di esoneri e distacchi sindacali. Via da tutto, lasciate questo paese in pace, in maniera che i meritevoli e capaci non vengano sempre perseguitati ma siano, come avviene negli USA, imitati e guardati con ammirazione.


Monti: «I partiti stiano lontani dalle banche»

Bersani: «D'accordo, ma aggiungo: via i banchieri dai partiti».

L'uomo delle banche prestato alla politica vuole separare i due mondi.
Parola di Mario Monti: «Sono stato accusato di presiedere un governo di banchieri, ma ho vietato le presenze incrociate nei consigli di amministrazione di banche e compagnie assicurative concorrenti».
È stato «un passo concreto per arginare la commistione politica-finanza, che ho già definito una brutta bestia. Teniamo i partiti lontani dalle banche».
«NO AI CONFLITTI D'INTERESSI». Il premier, sul proprio profilo di Facebook, ha scritto: «Ricordo solo che il decreto Salva Italia, voluto dal nostro governo, ha vietato questi intrecci di persone che generano i conflitti di interessi, le distorsioni al mercato e i danni al sistema finanziario».
«ALTRO CHE FAVORI AI SALOTTI BUONI...». Il Prof ha rivendicato: «La nostra misura è stata una scelta coraggiosa e apprezzata all'estero, che migliora la concorrenza del mercato, a vantaggio dei cittadini. Un provvedimento che non può certamente essere etichettato come un favore ai 'salotti buoni' della finanza, anzi è un primo passo concreto e importante per arginare la commistione tra politica e finanza».
BERSANI: «VIA I BANCHIERI DAI PARTITI». Immediata la replica da parte di Pier Luigi Bersani. «I partiti fuori dalle banche?», ha commentato da Palermo il segretario del Partito democratico, «sono d'accordo 10 volte. E aggiungo: via i banchieri dai partiti».
Giovedì, 31 Gennaio 2013

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