venerdì 20 gennaio 2017

La maggioranza M5S di zona ha messo nero su bianco di voler fare l'Isola Ecologica che deve fungere da centro di raccolta AMA nel giardino del presidente del Comitato di Quartiere Erminio D'Agostino, vicino al M5S, che dice di cadere dalle nuvole
DARIO FERRI
Repubblica Roma racconta oggi in un articolo a firma di Luca Monaco una strana storia che arriva dal Municipio XV: la maggioranza M5S di zona ha messo nero su bianco di voler fare l’Isola Ecologica che deve fungere da centro di raccolta AMA nel giardino del presidente del Comitato di Quartiere Erminio D’Agostino, vicino al M5S, che dice di cadere dalle nuvole e di non saperne niente:
In una proposta di risoluzione protocollata il 12 gennaio scorso (la numero 2047) i consiglieri grillini invitano il minisindaco, Stefano Simonelli, a realizzare due nuovi centri di raccolta Ama a Roma Nord. Uno su via della stazione di Cesano, all’incrocio con la via Braccianese. Il secondo, su un terreno privato in prossimità del chilometro 5 di via di Valle Muricana. Un’idea singolare di per se, visto che normalmente i centri di raccolta vengono allestiti su terreni pubblici, in maniera tale da non gravare sulle tasche dei cittadini.
Stavolta però gli amministratori del Movimento sono andati oltre indicando con precisione anche le particelle catastali dell’area interessata. E la particella 214 di via di Valle Muricana corrisponde con la proprietà del presidente del comitato di quartiere “Karol Wojtyla”, Erminio D’Agostino, vicino al M5s e in ottimi rapporti con il presidente municipale.
municipio XV roma 1
Simonelli assicura di ignorare la proposta presentata dalla sua maggioranza. «Cado dalle nuvole — esclama — questa storia mi risulta nuova, non ne sapevo nulla. O si sono sbagliati a scrivere il testo, oppure è una follia. Domani (oggi, OES) indagherò». La prima occasione pubblica per chiarire la vicenda è la commissione Ambiente convocata per domani. «Ci aspettiamo delle spiegazioni approfondite — afferma il consigliere Dem, Marcello Ribera, che è anche vicepresidente della commissione — questo atto, se portato fino in fondo, è da denuncia alla Corte dei Conti». Per poter aprire il centro di raccolta, «i terreni individuati andrebbero frazionati, espropriati e pagati a prezzo di mercato — aggiunge la consigliera del Pd, Gina Chirichizzi — un’assurdità».

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