Lega Nord: Umberto Bossi ormai fuori, Salvini non lo fa parlare a Pontida
Pubblicato il 17 settembre 2017 16:57
PONTIDA – Umberto Bossi sempre più fuori dalla Lega Nord targata Matteo Salvini. Allo storico segretario è stato persino impedito di parlare dal palco del tradizionale raduno di Pontida. E Bossi, che di politica un po’ ne mastica, ha colto il segnale: “Arrabbiato? Abbastanza. Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare. Ma è un segnale che devo andarmene via”. E’ la prima volta che Bossi non parla a Pontida. “Non mi sono mai aspettato niente da Salvini. Non mi aspetto niente da uno che tradisce il Nord”, aggiungendo di ritenere il segretario “un raccontaballe”. All’uscita di un ristorante di Pontida, alla domanda se non si senta responsabile per i guai giudiziari della Lega, Bossi ha ribadito: “Mica ho preso soldi, è stato tutto ordito dai servizi italiani”. Ma dove andrebbe se fuori dalla Lega? “Ci sono tanti posti”, ha detto prima di infilarsi in auto. Il riferimento è al caso giudiziario delle spese pazze, vicenda che ha portato al sequestro dei conti del partito.
“Non c’è Bossi? No, ci siamo tutti. Ma nei momenti eccezionali parla uno”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha risposto ai giornalisti che, al suo arrivo a Pontida, gli avevano chiesto dell’assenza del fondatore dalla scaletta degli oratori.
Ecco alcuni dei momenti salienti del discorso di Salvini: “La Lega al governo proporrà un progetto di legge per avere giudici eletti direttamente dal popolo. E chi sbaglia paga. E siccome siamo un movimento nato per la libertà, cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano. Le storie e la legge non si processano”. “Fanno il processo al ventennio mussoliniano e poi si comportano come il regime nel 1925 che imbavagliava chi non la pensava come volevano”. Inoltre “quando andremo al governo, daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell’ordine per darci pulizia e sicurezza”.
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