Succede a Sesto San Giovanni, dove alla fine il centrosinistra è stato sconfitto al ballottaggio. Lui: «Ho sbagliato a inviare la mail ma non c'entra nulla con la politica»
Antonio Foderaro, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle a Sesto San Giovanni, dopo il primo turno delle elezioni che l’aveva visto uscire dalla tenzone che poi ha visto la vittoria – clamorosa – del candidato del centrodestra Roberto Di Stefano nell’ex Stalingrado d’Italia, ha pensato bene di chiedere un posto di lavoro in Regione al futuro vincitore. : «Quello che cerco è una posizione gestionale manageriale affine alle mia esperienza – scrive Antonio Foderaro dal suo account di posta privata secondo quanto racconta Ilario Lombardo sulla Stampa di oggi – cioè in IT per privati che lavorano per la PA, come ad esempio Lispa o affini/ collegati in Lombardia (Csi-Piemonte in Piemonte è la corrispondente di Lispa), o anche Arca, su temi di appalti/bandi/ procurement/compliance». La parte divertente della vicenda è che nel frattempo Foderaro sulla sua pagina Facebook denunciava “voci di accordi che vanno ben oltre Sesto San Giovanni” e si chiedeva “perché non dichiararli trasparentemente?”, mentre dimenticava di informare della vicenda della mail il suo elettorato e i cittadini. In nome della trasparenzaquannocepare, come a Roma.
La mail dell’esponente M5S è di mercoledì 14 giugno, racconta ancora La Stampa. Qualche giorno dopo Di Stefano, che era arrivato sotto di cinque punti percentuali rispetto al candidato del centrosinistra Schirò, ha vinto il ballottaggio con il 58%. Grazie forse ai voti del M5S, come nel resto d’Italia – ha osservato l’Istituto Cattaneo.
Foderaro, rimasto in cassa integrazione, sfumato il posto da sindaco, ora cerca un posto vero. E non trova niente di meglio che rivolgersi a uno dei due candidati, quello che evidentemente gli sembra abbia più entrature in Regione, possibilmente nell’information technology (IT) delle controllate di Regione Lombardia terreno privilegiato dei partiti di centrodestra, in particolare Forza Italia e Lega Nord. Vuoi vedere che lo «squallore fotonico» dell’immondo mercato del voto, tutto sommato qualche convenienza ce l’ha?C’è però dell’altro che indica un tono di confidenza con Di Stefano e la moglie Silvia Sardone, coordinatrice locale degli azzurri: «L’ideale – scrive – è per me trovare una posizione che mi permetta di gestirmi il tempo. Prima risolvo, meglio è». «Ho incontrato Di Stefano che ci ha chiesto il nostro appoggio per il ballottaggio ma poi non ho fatto accordi di nessun tipo», spiega Foderaro, che aggiunge: «Ho sbagliato a inviare quella mail ma non c’entra niente con la politica».
Peccato non averla postata su Facebook.
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