Emiliano, il grande assente alla kermesse di Insieme
Il governatore pugliese non parteciperà all'appuntamento di Pisapia e Mdp. «Altri impegni in agenda», è la motivazione ufficiale. Ma le ragioni sarebbero altre. Compresa un'apertura a Renzi in vista delle Politiche.
Ormai mancano poche ore al battesimo di Insieme, la creatura di Campo progressista e Mdp- Articolo 1. L'appuntamento è per il primo luglio in piazza Santi Apostoli a Roma. La scaletta degli interventi è a buon punto, anche se non ancora definitiva, e la lista dei partecipanti è quasi pronta. Dal Pd sono arrivate numerose adesioni e un'assenza pesante: quella del governatore della Puglia Michele Emiliano. «Non pervenuto», si limitano a confermare dagli staff di Mdp e di Pisapia.
ORLANDO, ZINGARETTI E CUPERLO PRESENTI. I democratici che hanno deciso di aderire alla piazza capitolina, nonostante la concomitanza con l’evento promosso dal segretario Matteo Renzi a Milano, vanno dal Guardasigilli Andrea Orlando – che è stato tra i primi ad annunciare la sua partecipazione all’iniziativa – a Gianni Cuperlo, dalla componente Retedem di Sergio Lo Giudice al governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. A quanto pare, invece, Emiliano ha scelto di rimanere defilato (salvo soprese dell'ultimo minuto) sebbene l’esito delle Amministrative in Puglia abbia incoronato come vincente proprio il suo modello di centrosinistra allargato. In perfetta sintonia, quindi, con il laboratorio che sta costruendo "Insieme". Il governatore, ha risposto l'ufficio stampa, ha in agenda impegni pregressi tra cui la tappa barese del tour promozional-turistico Panorami d'Italia. Lettera43 ha provato poi a contattare il diretto interessato senza però ottenere risposta.
LA ROTTURA CON GLI "SCISSIONISTI". Eppure quando Pisapia lo scorso gennaio presentò il suo Campo progressista a Lecce, Emiliano c’era. Cosa è cambiato nel frattempo? «È inutile nascondere che in questo momento c’è una certa distanza», fa notare a L43 un esponente vicino all'ex sindaco di Milano. «Il fatto, poi, che con Mdp i rapporti non siano proprio idilliaci pesa». Insomma, bisogna riavvolgere il nastro e tornare ai giorni della scissione in casa dem e, quindi, alla repentina decisione presa da Emilianoall'Assemblea nazionale di non abbandonare il Partito democratico insieme con Pier Luigi Bersani, Roberto Speranza ed Enrico Rossi ma di sfidare Renzi, candidandosi alla segreteria dem. «È evidente che questa ferita, ancora non rimarginata, possa aver influito sulla scelta del governatore di non venire in piazza», è il ragionamento.
LA ROTTURA CON GLI "SCISSIONISTI". Eppure quando Pisapia lo scorso gennaio presentò il suo Campo progressista a Lecce, Emiliano c’era. Cosa è cambiato nel frattempo? «È inutile nascondere che in questo momento c’è una certa distanza», fa notare a L43 un esponente vicino all'ex sindaco di Milano. «Il fatto, poi, che con Mdp i rapporti non siano proprio idilliaci pesa». Insomma, bisogna riavvolgere il nastro e tornare ai giorni della scissione in casa dem e, quindi, alla repentina decisione presa da Emilianoall'Assemblea nazionale di non abbandonare il Partito democratico insieme con Pier Luigi Bersani, Roberto Speranza ed Enrico Rossi ma di sfidare Renzi, candidandosi alla segreteria dem. «È evidente che questa ferita, ancora non rimarginata, possa aver influito sulla scelta del governatore di non venire in piazza», è il ragionamento.
Chi invece non crede affatto che dietro l'assenza di Emiliano all’evento di piazza Santi Apostoli ci siano queste remore è un esponente dem di area orlandiana. «Non ha senso girarci intorno», spiega, «Emiliano ha una visione localistica del suo impegno. In questa fase gli basta quanto ha ottenuto dopo le primarie e dopo questo voto amministrativo. La sua, in sintesi, è una politica di posizionamento. Sposa una linea attendista finché gli tornerà utile. Ecco perché al momento non si schiera contro Renzi. Ma, attenzione, alla bisogna impiegherà pochi minuti a cambiare terreno di gioco. D’altronde l’abbiamo visto già con la sua candidatura alla segreteria». Concetto che Giuseppe Lauricella, sempre area Orlando, sintetizza con un: «Emiliano è così, decide un po’ à la carte».
RAPPORTI TESI CON MDP. Forse, però, più semplicemente l’ex sindaco di Bari si aspettava un invito? Un’ipotesi dell’irrealtà, a sentire Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio e molto vicino a Campo progressista: «Tutti coloro che hanno deciso di partecipare a questa iniziativa l’hanno fatto spontaneamente. Non c’è stato nessun invito formale. Abbiamo sempre detto che la nostra è una piazza aperta. A tutti, nessuno escluso». Una linea confermata anche da un parlamentare di spicco di Mdp: «Nessuno ha ricevuto lettere d’invito. Certo, Emiliano si sente un po’ una prima donna per cui», ironizza, «sarebbe stato difficile per lui prendere parte a un’iniziativa senza essere tra i protagonisti». Una cosa è certa: in casa dei Democratici e progressisti non fanno mistero dei rapporti tesi con il governatore pugliese.
TENTAZIONE RENZIANA. «Non mi pare che al momento ci sia un canale aperto con lui», aggiunge un bersaniano. «Mentre corre voce che il canale aperto ci sia con Renzi. Se non proprio un accordo in vista delle elezioni e della composizione delle liste in Puglia». Più tranchant, infine, un suo collega: «Vuole la verità? Mi sono posto tante domande in vista di questa iniziativa ma sul tema Emiliano proprio non mi sono interrogato».
TENTAZIONE RENZIANA. «Non mi pare che al momento ci sia un canale aperto con lui», aggiunge un bersaniano. «Mentre corre voce che il canale aperto ci sia con Renzi. Se non proprio un accordo in vista delle elezioni e della composizione delle liste in Puglia». Più tranchant, infine, un suo collega: «Vuole la verità? Mi sono posto tante domande in vista di questa iniziativa ma sul tema Emiliano proprio non mi sono interrogato».
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