I venti punti di gradimento persi dalla sindaca Appendino
La Stampa pubblica oggi i risultati di un sondaggio non molto gradevole per Chiara Appendino, nel frattempo ufficialmente indagata per i fatti di piazza San Carlo:
L’Istituto Piepoli lo testimonia: nel giorno in cui taglia il traguardo del suo primo anno di mandato, la fiducia in Appendino è scesa al 45%. Il gradimento verso la sua amministrazione è al 31%; a settembre era al 56. L’immagine della sindaca vive un momento di appannamento, certificano le statistiche. Però è ancora solida. «Le persone la considerano onesta, determinata, integrata nel suo ruolo e concentrata nel pensare al futuro della città», spiega il professor Nicola Piepoli. «Queste qualità fanno sì che nonostante il bilancio del suo primo anno non soddisfi il 45% dei torinesi, la fiducia resti alta, al livello- ad esempio del presidente del Consiglio Gentiloni. Significa che i torinesi, in virtù delle qualità che le riconoscono, la considerano in grado di migliorare le cose».
Sul bilancio di questo primo anno pesa un macigno. Per i fatti di piazza San Carlo, durante la finale di Champions League, un terzo degli intervistati ritiene che la sindaca avrebbe dovuto dimettersi. C’è chi le imputa la mancanza di un piano di emergenza, chi la considera responsabile in prima persona. Per contro il 53% è convinto che debba rimanere al suo posto perché, assumendosi la responsabilità, ha dimostrato di essere un buon sindaco. «Il dato rilevato indica una certa incrinatura nella fiducia della città verso il suo sindaco», ragiona Piepoli.
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