Istat: “Per la prima volta dal 2011 sale la soddisfazione degli italiani per condizioni di vita. Resta più alta per i giovani”
Secondo l'istituto di statistica la quota di persone di 14 anni e più che esprimono un’alta soddisfazione è passata dal 35,1% del 2015 al 41% del 2016. Le relazioni familiari sono la dimensione a cui corrisponde il maggior appagamento. Solo il 19,7% però dice di avere molta fiducia nel prossimo
Nel 2016, per la prima volta dopo cinque anni, le famiglie italiane dicono di essere più soddisfatte delle proprie condizioni di vita. Lo rileva l’Istat nel suo rapporto ‘La soddisfazione dei cittadini per lecondizioni di vita‘. La quota di persone di 14 anni e più che esprimono un’alta soddisfazione per la propria vita nel complesso passa dal 35,1% del 2015 al 41% del 2016. La soddisfazione per la propria vita diminuisce all’aumentare dell’età: risultano altamente soddisfatti il 54,1% dei giovani tra 14 e 19 anni e il 34,4% degli ultra 75enni. Fanno eccezione i ‘giovani adulti‘ e i ‘giovani anziani‘, rispettivamente 35-44 e 65-74 anni. In entrambi i casi la quota di coloro che indicano punteggi più alti è superiore rispetto alla classe di età che li precede. Non si rilevano invece nei livelli di soddisfazione significative differenze di genere.
La quota di persone di 14 anni e più soddisfatte della propria situazione economica aumenta dal 47,5% del 2015 al 50,5% del 2016. Nel 2016, aumenta anche la quota di famiglie che giudicano la propria situazione economica invariata (dal 52,3% del 2015 al 58,3%) o migliorata (dal 5,0% al 6,4%) e le proprie risorse economiche adeguate (dal 55,7% al 58,8%). Le relazioni familiari si confermano la dimensione a cui corrisponde la percentuale più alta di persone soddisfatte, il 90,1% nel 2016. Elevata anche la quota di individui molto o abbastanza soddisfatti per le relazioni amicali (82,8%) e il proprio stato di salute(81,2%).
Molto o abbastanza soddisfatto per il tempo libero circa il 67% della popolazione di 14 anni e più, mentre gli occupati soddisfatti per il lavoro sono il 76,2% (erano il 74,8% nel 2015). La fiducia negli altri non cambia sostanzialmente rispetto al 2015: il 78,1% delle persone dichiara che ‘bisogna stare molto attenti’ nei confronti degli altri mentre solo il 19,7% ritiene che ‘gran parte della gente è degna di fiducia‘. Le famiglie che ritengono sia presente il rischio di criminalità nella zona in cui vivono sono in leggero calo (dal 41,1% del 2015 al 38,9% nel 2016). Sono invece in aumento quelle che lamentano problemi come la presenza di sporcizia nelle strade (dal 31,6% al 33%) e le difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici (dal 30,5% al 32,9%). In linea con lo scorso anno è la quota di famiglie che segnalano la presenza nella zona di inquinamento dell’aria (38,0%), traffico (37,9%), difficoltà di parcheggio (37,2%) e presenza di rumore (31,5%).
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