sabato 26 novembre 2016

Che cos’è il Cnel e quanto costa

Referendum
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Da chi è composto e quali sono le sue funzioni
 
Uno dei punti della riforma costituzionale che gli italiani sono chiamati ad approvare o respingere col referendum del 4 dicembre riguarda l’abolizione del Cnel. Acronimo di Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il Cnel è un organo previsto dall’articolo 99 della nostra Costituzione ed è stato istituito con una legge nel 1957, anche se la sua composizione e i compiti sono disciplinati da una legge del 1986.
Nasce con l’intento di far esprimere liberamente associazioni di categoria, visto che all’epoca non avevano la possibilità di farlo in altro modo. Per i costituenti, l’idea era quella di far convergere in un unico organismo le istanze di diverse parti sociali, tra di loro tendenzialmente inconciliabili. Ad oggi, però, il Cnel ha prodotto solo 14 proposte di legge in oltre 60 anni – peraltro ignorate dal Parlamento – e una serie di studi e rapporti alle Camere totalmente sovrapponibili a quello già realizzati dagli stessi uffici studi parlamentari, dalle università, dai centri studi indipendenti.
“Molte volte i temi delle riunioni erano così alti e ampi che diventava impossibile discuterne – afferma Marco Bassilichi, un imprenditore che ne ha fatto parte – e talvolta lo stesso oggetto della riunione era di difficile interpretazione”

Perché il Cnel non ha mai davvero funzionato? Perché i mondi in esso rappresentate hanno preferito far ricorso a strumenti più immediati e diretti per tutelare a livello istituzionale i propri interessi. Detto in altri termini, i sindacati, le associazioni d’impresa e le categorie professionali non hanno avuto bisogno del Cnel per far sentire la propria voce e le proprie istanze nei confronti della politica.
Quanto costa?
Il Cnel costa circa 20 milioni di euro all’anno, tra indennità dei 64 consiglieri (in passato sono stati anche 121), rimborsi spese, viaggi in Italia e all’estero, sede, staff del presidente, consulenze varie.
Quali sono le sue funzioni?
I compiti del Cnel sono essenzialmente due: esprimere pareri; promuovere iniziative legislative in materia economico-sociale, come ad esempio per le leggi tributarie e di bilancio e per quelle costituzionali.
Da chi è composto?
Il consiglio del Cnel è composto da 64 consiglieri, con mandato di 5 anni che può essere riconfermato. I consiglieri si suddividono in:
10 esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica, dei quali 8 nominati dal Presidente della Repubblica e 2 proposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri;
48 rappresentanti delle categorie produttive, dei quali 22 in rappresentanza del lavoro dipendente, di cui 3 in rappresentanza dei dirigenti e quadri pubblici e privati, 9 in rappresentanza del lavoro autonomo e diciassette in rappresentanza delle imprese;
6 in rappresentanza delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato, dei quali, rispettivamente, tre designati dall’Osservatorio nazionale dell’associazionismo e tre designati dall’Osservatorio nazionale per il volontariato.
Il presidente del Cnel viene nominato con decreto del Presidente della Repubblica, al di fuori degli altri componenti.

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