mercoledì 23 novembre 2016

martedì 22 novembre 2016 09:00

La sentenza: «Matteo Salvini fascista a ruota libera» si può dire

Dopo aver scoperto che non è reato dire che Matteo Salvini non ha mai lavorato e accostare Noi con Salvini a razzisti e mafiosiPeppino Caldarola e Lettera43 ci fanno sapere che secondo i giudici anche altre definizioni dell’attuale leader della Lega Nord sono perfettamente consone con le sue dichiarazioni pubbliche. Caldarola pubblica infatti sul Lettera43 le motivazioni con cui una sentenza archivia le accuse di diffamazione a mezzo stampa nei confronti dell’autore per aver detto, ad esempio, che Salvini “sembra uscito da una bottiglieria” ed è un “fascista a ruota libera”. Il giudice Paola Della Monica tra l’altro cita anche il simpatico coro “Senti che puzza scappano anche i cani / Stanno arrivando i napoletani” che il leader della Lega cantò in pubblico. Poi spiega che «le opinioni espressa da Matteo Salvini in merito ai cittadini extracomunitari, ai profughi, al ministro Kyenge e le altre sopra menzionate si ritiene giustifichino il ricorso a tale espressione (“fascista a ruota libera”) che rimanda ad un movimento politico e ad un partito che ha elaborato, nel 1938, il “manifesto della razza».
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Il significato del riferimento agli umani, spiega ancora il giudice, è che il linguaggio aggressivo è disumano perché ispira e fa crescere una società ispirata all’odio. Il giudice propende per l’irrilevanza penale, così come aveva fatto il pubblico ministero. Così è deciso, l’udienza è tolta, Salvini ha perso un’altra querela.

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